Una consuetudine ormai consolidata e il desiderio di essere utili agli altri. Un importante segnale di attenzione e di solidarietà da parte dell’Istituto tecnico industriale G.M. Angioy di Sassari che ormai da qualche anno risponde all’appello alla donazione del sangue. Il progetto di sensibilizzazione “A scuola con l’Avis” portato avanti dal centro trasfusionale dell’Aou di Sassari e dall’Avis è approdato nella mattinata di ieri nella scuola di via Mafalda di Savoia. Presente anche l’Admo, l’Associazione donatori di midollo osseo.

La raccolta sangue che si è svolta nell’atrio della scuola è stato un vero successo e ha visto partecipare numerosi studenti e professori. Sono state 30 le sacche di sangue raccolte dagli operatori sanitari dell’Avis provinciale, ma le adesioni sono state superiori.

Grande soddisfazione anche da parte dell’Avis comunale di Sassari. “Durante la mattinata abbiamo raccolto 30 sacche di sangue. Siamo particolarmente contenti dell’ottimo risultato e posso dire che il progetto di sensibilizzazione nelle scuole che svolgiamo in collaborazione con il centro trasfusionale sta funzionando molto bene», ha affermato il presidente Serafino Dettori.

“È stato un vero successo vedere così tanti alunni donare sangue. Hanno donato 7 docenti, un assistente tecnico e 22 studenti che frequentano l’indirizzo chimico, meccanico e informatico. Io dono da sempre e la mia prima donazione l’ho fatta proprio in questa scuola appena compiuti i 18 anni e quando la frequentavo da studente”, ha affermato Vittoria Maddau, insegnante di biochimica dell’istituto.

Amedeo è uno studente che ha compiuto da pochissimo 18 anni ed è portatore sano di microcitemia. “Penso che donare il sangue sia una cosa molto importante. Sono diventato maggiorenne il 5 novembre scorso e ho deciso subito di donare perché so che il sangue a disposizione non è sufficiente”, ha dichiarato il ragazzo che frequenta la quinta classe dell’indirizzo chimico.

“Amedeo è uno studente che ha dato un bell’esempio di altruismo. Anche se è portatore sano di microcitemia, può donare. Non c’è alcun tipo di controindicazione per lui, l’importante è che si rispetti sempre il valore limite dell’emoglobina. L’unico accorgimento è che potrà donare tra sei mesi e non fra tre mesi come accade in genere per gli uomini”, ha affermato Viviana Cotza, dirigente medico del servizio trasfusionale e presidente dell’Admo. “Quella di oggi è una giornata importante – ha proseguito – non solo perché molti di loro hanno donato il sangue ma anche perché diversi si sono iscritti al registro dei donatori di midollo osseo».

Il prossimo appuntamento con l’istituto G.M. Angioy è fissato per aprile sempre in collaborazione con AvisAdmo e il centro trasfusionale dell’Aou di Sassari.

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