Nel giro di 24 ore, il Cagliari Calcio ha esonerato Stefano Capozucca (direttore sportivo) e avviato la rescissione consensuale con Mario Passetti (direttore generale). Due dei volti più importanti della società, tanto che furono proprio loro a presentarsi in conferenza stampa dopo l discesa in B per presentare la nuova stagione.

Al loro posto? Potrebbe esserci la promozione di Roberto Muzzi e l’arrivo di una nuova figura che abbia già avuto modo di lavorare con parti della società. Neppure il tecnico Fabio Liverani è al sicuro: un risultato negativo con la Reggina significherebbe l’esonero.

Il giornalista Matteo Zizola di Centrotrentuno ci aiuta a fare luce su quanto sta avvenendo all’interno della società rossoblù.

Cosa sta accadendo al Cagliari? 

La piazza chiedeva da tempo una svolta sia sul campo che fuori dal campo. L’esonero di Capozucca e la risoluzione consensuale con Passetti rispondono ad alcune richieste dell’ambiente che andavano in parallelo al discorso Liverani. La conseguenza della rottura con il ds sembra essere una posizione di maggiore forza dell’allenatore, che però, come sempre, è chiamato ora a rispondere con i risultati fin dalla gara contro la Reggina. Dalla scelta del nuovo direttore sportivo si capirà meglio ciò che sta accadendo, detto che non è una scelta del momento ma frutto di una dinamica che va avanti da tempo. Va detto che Liverani ha inciso e non poco nelle scelte di costruzione della rosa e ora quella forza potrebbe diventare un boomerang.

Che effetto può avere questa ennesima rivoluzione? 

La rivoluzione, per tempistiche, può avere l’effetto di scuotere la società in tutti i suoi elementi e, di riflesso, i protagonisti in panchina e in campo. Ma senza scelte che guardino al lungo termine sarebbe soltanto una scossa momentanea, come già accaduto in passato, per poi tornare al punto di partenza. Quello che deve essere chiaro è che i singoli non spostano quanto può spostare un’organizzazione dei ruoli generale e una struttura più snella e con compiti chiaramente divisi senza ingerenze di sorta. Quello che si semina a livello societario non può non incidere sul campo, è causa e anche conseguenza dei risultati deficitari. I giocatori non sono macchine, sentono e percepiscono le fragilità. Ecco perché la rivoluzione ha senso soltanto se viene seguita da scelte coerenti, chiare e trasparenti.

Chi arriverà al posto di Capozucca e Passetti? E quanto durerà la luna di miele con Liverani? 

Difficile dire chi sostituirà Capozucca e Passetti, il CDA odierno probabilmente darà le risposte soprattutto sul secondo. Mi aspetto un direttore sportivo forte, che possa gestire in toto la parte sportiva, appunto. Il ds non è un semplice uomo mercato, anzi, quella è forse la parte minore del suo lavoro. E una ristrutturazione ad ampio respiro è necessaria anche con l’arrivo di una figura che possa essere gestore. Si sono letti tanti nomi, ma al momento non me la sento di dare un favorito. Al posto di Passetti invece credo che ci sarà una “promozione” interna di una delle figure già presenti in società. Liverani? La luna di miele, o meglio, la sua forza, durerà tanto quanto sarà capace di rispondere con i risultati. Sono i punti e la classifica a determinare il tutto. Perché, in fondo, l’idea iniziale di un anno di transizione con i giovani si è tramutata nell’obiettivo della promozione immediata, con un mercato fatto di giocatori di categoria e più esperti. Quindi, al netto della scelta pro Liverani e contro Capozucca, nulla toglie (anzi) che un risultato negativo contro la Reggina possa cambiare tutto anche dal punto di vista della gestione tecnica.

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