“Le bugie si sa hanno le gambe corte. Quelle dette dal sindaco di Nuragus, nel comunicato stampa riportato da alcune testate locali, in replica alla denuncia fatta da Mauro Corona durante la trasmissione Cartabianca, sono infatti così facilmente smentibili che, se non ci avesse tirato in ballo in quanto progettisti probabilmente non avremmo dato alcuna importanza alle sue farneticazioni dette evidentemente con il maldestro intento di arginare la figura grama fatta di fronte a milioni di telespettatori”. La denuncia arriva dall’architetto Stefano Soi e l’ingegnere Francesco Trudu, che hanno progettato la fontana di Nuragus.

Per prima cosa, i due progettisti tengono a precisare che “né Corona né altri hanno mai affermato che la fontana fosse un ‘monumento storico’”. “Se il sindaco Daga si degnasse di ascoltare – spiegano Soi e Trudu – capirebbe da solo che non occorre la monumentalità dei 70 anni previsti dalla legge nazionale sui Beni Culturali, per attribuire un valore testimoniale o artistico ad un’opera anche minore, di soli 23 anni, qual’ era la fontana ora distrutta. Così come nessuno ha mai affermato che fu costruita ‘da un popolo di benefattori uniti’ bensì come ha detto Corona da cittadini lavoratori tutti di Nuragus”.

Ma non è tutto: i due progettisti sostengono che l’affermazione del primo cittadino nuraghese che vorrebbe “tutta la popolazione scontenta della fontana” è falsa in quanto, appena entrate in funzione le ruspe, si è levato un “coro di proteste da tantissimi nuraghesi” oltre a “centinaia di firme raccolte in pochi giorni per manifestare dissenso e sdegno”.

Tra le altre accuse rivolte al sindaco Daga, i due progettisti sostengono che non sia vero, come avrebbe detto il primo cittadino, che “la demolizione della fontana era tra le promesse elettorali”, come si può evincere dal suo programma elettorale.

Poi si arriva al focus del dibattito: il “deficit strutturale” della fontana del paese. Soi e Trudu precisano che, a contrario di quanto riportato dal sindaco Daga riguardo “la mancata impermeabilizzazione”, intorno al 2011, durante la legislatura di Elia Pili nella quale l’attuale sindaco ricopriva la carica di assessore, “furono realizzati lavori di manutenzione straordinaria progettati dall’ufficio tecnico riguardanti proprio l’impermeabilizzazione della vasca”.

“Infatti – spiegano Soi e Trudu -, dopo aver detto che la parte idraulica della fontana era stata realizzata da lavoratori non professionisti – mentre fu allestita da un’impresa specializzata nel settore delle costruzioni idrauliche, la Galimberti e Concas – ha utilizzato la seguente frase ‘altresì, lo scarico è stato costruito al di sopra del livello della vasca’. Uno scarico fluttuante nell’aria a sentire lui”.

Sempre durante la legislatura Pili, aggiungono i due progettisti, “grazie all’assessore Maoddi, la fontana ha funzionato per alcuni anni, così come funzionava quando fu costruita”, ma “in realtà il mancato funzionamento in epoca più recente era dovuto soltanto a mancanza di manutenzione”.

Non è piaciuta nemmeno l’affermazione del primo cittadino nuraghese che avrebbe detto che “la fontana veniva spesso usata come orinatoio”. Questo, sostengono Soi e Trudu, dimostra “il disprezzo nei confronti dei suoi amministrati i quali, secondo lui, non avrebbero altro da fare che orinare nella fontana (ubicata di fronte alla caserma dei carabinieri”.

Leggi le altre notizie su www.cagliaripad.it