Di recente la direzione generale dell’INPS ha predisposto il piano dei fabbisogni di personale per le proprie sedi. La lettura del documento fa emergere una chiara penalizzazione delle strutture sarde. La rilevazione dei vuoti di organico ha l’obiettivo di portare la consistenza del personale in linea con l’assolvimento dei numerosi e complessi compiti istituzionali propri dell’INPS. La denuncia arriva dal consigliere regionale Gian Franco Satta dei Progressisti.
“Secondo i dati raccolti – spiega Satta -, per l’intera regione vengono reputate necessarie solo 41 unità aggiuntive, su un totale nazionale rilevato pari a 4.694. Tale fabbisogno appare del tutto insufficiente sia in termini di comparazione con le altre Regioni – dove territori con popolazioni ben inferiori risultano essere assegnatarie di risorse umane in quantità nettamente superiori a quelle individuate per la Sardegna – sia in relazione al reale stato di funzionamento delle varie sedi locali”.
“Infatti – prosegue il consigliere progressista – il livello di produttività degli uffici dell’Isola risulta essere già molto basso proprio per carenza di personale, andando ad inficiare la qualità dei servizi offerti ai cittadini, tanto che il caso Sardegna è diventato ormai un esempio negativo su scala nazionale”.
“Nel dettaglio, diverse sedi vengono drammaticamente sottodimensionate – continua Satta -, come le direzioni provinciali di Cagliari e Sassari, mentre altre vengono addirittura completamente trascurate, quali Carbonia, Senorbì, Lanusei, Macomer, Siniscola, Sorgono, Ghilarza, Alghero, Ozieri e Tempio Pausania, dove non si prevede alcuna integrazione di personale. Un elemento questo che rappresenta un unicum a livello nazionale, dove su oltre 400 strutture nazionali analizzate solamente 15 sono risultate non avere necessità di integrazioni di personale, di cui – come sopra dettagliatamente elencate – ben 10 appartengono alla Sardegna. Un numero che si fatica veramente a comprendere”.
“Preoccupa soprattutto questo aspetto legato alle strutture periferiche, dove la sottostima del fabbisogno di personale rischia seriamente di pregiudicare la sopravvivenza delle stesse – aggiunge il consigliere dei Progressisti -, con la spiacevole conseguenza di deprivare ancora una volta di uffici e servizi pubblici quelle aree marginali che quotidianamente lottano contro l’isolamento e lo spopolamento continuo”.
Per questi motivi, il gruppo dei Progressisti in consiglio regionale, con primo firmatario lo stesso Satta ha presentato un’interrogazione al Presidente della Regione Christian Solinas per chiedere dei chiarimenti e un impegno nel merito. La problematica sarà inoltre oggetto di un’interrogazione parlamentare da parte della deputata Francesca Ghirra.
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