Paura nel centro abitato di Torpè. Nella serata di ieri, attorno alle 20,45, una bomba è esplosa nel depuratore del paese, in località Poju. Sul muro del vascone, poi, son state ritrovate alcune scritte con lo spray nero: “A Torpè no gass”, con una croce e sotto un’altra scritta “boom”.
Il riferimento, come risulta evidente, è al deposito di gas in costruzione a Istrumpadiglios, alla periferia del paese, dove lo scorso lunedì cento residenti hanno manifestato per bloccare il progetto.
Sul posto i carabinieri, i Vigili del fuoco e la Polizia.
“La violenza non ha mai alcuna giustificazione e non deve mai sostituirsi al confronto democratico e civile, anche appassionato, di una comunità. Come amministrazione comunale condanniamo questo atto intimidatorio che tende a minare la serenità dei cittadini di Torpè”, ha commentato il sindaco di Torpè Martino Sanna.
“Ci appelliamo al buon senso dei nostri concittadini affinché proprio in questo momento difficile non ci si divida e non si perda la lucidità necessaria per isolare gli autori di questo gesto vile che fa male a tutta Torpè. Più volte e in diverse sedi – ha proseguito Sanna – avevamo manifestato alle istituzioni regionali e nazionali la nostra preoccupazione su un clima difficile che stava montando in paese. Un clima dovuto a un problema che la comunità aveva legittimamente sollevato e per il quale avevamo chiesto e richiediamo, con ancora più forza, una rapida soluzione”.
Leggi le altre notizie su www.cagliaripad.it