“Pensate cosa potrebbe succedere se un giorno si venisse a sapere che anche in Sardegna ci sono centinaia e centinaia di piramidi. Pensate un po’ che fine farebbero tutte le teorie strampalate dei finti divulgatori indipendenti che parlano di popoli del mare e di Shardana, quali guardie del corpo dei faraoni. E le piramidi in Sardegna come le spiegherebbero allora?”. Inizia così l’ultimo post pubblicato sulla pagina Facebook “Sardegna, l’isola di Atlantide”, che ha già ricevuto oltre duemila like e seicento condivisioni. Una teoria affascinante, sì, ma che ad oggi non trova alcuna conferma nelle pubblicazioni scientifiche.

Ma questo non ferma di certo gli amministratori del gruppo che rilanciano la loro ipotesi: “Pensare un po’ a tutte queste cose ci spinge a dover credere che è intenzionale il fatto che in Sardegna si continui a ignorare tutte le migliaia di colline artificiali perfettamente conico-piramidali che spesso e volentieri spuntano fuori anche in zone di pianura. È un’elementare deduzione logica quella che ci spinge a pensare che tali colline non siano naturali, ma frutto di costruzioni antiche sepolte dalla terra in decine di migliaia di anni di storia”.

“Una cosa è certa però – conclude il post -: se non ci trovassimo in un regime culturale che stronca sul nascere qualsiasi dibattito che mini le basi delle assurde teorie ufficiali della storia Sarda e non solo, tutte le piramidi che ci sono in Sardegna sarebbero già tornate alla luce”.

Inevitabili le reazioni sotto il post della pagina social, dove si contano oltre quattrocento commenti, tra chi si dice molto interessato alla questione e vorrebbe approfondire e chi invece definisce la stessa teoria “fantarcheologia”, in quanto le colline della Marmilla son già state ampiamente studiate e, tra le analisi a disposizione, delle piramidi non c’è alcuna traccia.

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