Il fascino dell’antica civiltà sarda e le nuove prospettive di sviluppo legate all’immenso patrimonio nuragico sardo sono stati i temi al centro dell’appuntamento promosso a Sassari dall’associazione “La Sardegna verso l’Unesco” in collaborazione con la Fondazione di Sardegna e con l’Ufficio Scolastico Provinciale e rivolto agli studenti delle scuole medie inferiori e superiori sassaresi.
L’incontro, patrocinato dal Comune di Sassari, ha visto la partecipazione di un numero altissimo di ragazzi che partendo dall’importanza dei nuraghi hanno avuto la possibilità di comprendere da vicino quali prospettive di sviluppo della Sardegna possono diventare realtà con una concreta, piena e reale valorizzazione del patrimonio nuragico sardo.
A segnare una linea immaginaria tra passato, presente e futuro, in apertura dei lavori, sono stati Pierpaolo Vargiu per “La Sardegna verso l’Unesco”, Giacomo Spissu per la Fondazione di Sardegna e Anna Maria Massenti per l’Ufficio Scolastico Provinciale.
Al centro degli interventi la nascita e la crescita del “progetto Unesco”, che sta diventando ogni giorno più ambizioso perché coinvolge le comunità locali e le istituzioni sarde in un percorso di consapevolezza e di conoscenza che apre nuove opportunità di crescita per la nostra Isola ma anche gli step successivi all’ambitissimo traguardo Unesco. L’ingresso nel “patrimonio dell’umanità” della WHL dei monumenti della civiltà nuragica, ha spiegato Vargiu, “è infatti lo strumento migliore per testimoniare al mondo intero, ma anche a tutti i sardi, quanto la nostra antica civiltà, oltre che sotto il profilo culturale e identitario, possa essere fondamentale per contribuire ad un nuovo modello di sviluppo compatibile e sostenibile della nostra Sardegna”.
Dopo il Master Junior sulla civiltà nuragica, che ha coinvolto oltre 200 studenti delle scuole superiori sarde e, per la prima volta, ha consentito di studiare la storia sarda con uno specifico corso che si è svolto in Piemonte, continua quindi l’attività di sensibilizzazione sulle antiche radici della nostra comunità, rivolta ai giovani sardi.
Ad animare i lavori della mattinata, entrando nel vivo degli argomenti, è stato l’archeologo Franco Campus che ha consentito ai ragazzi di inquadrare scientificamente la civiltà nuragica all’interno del contesto del Mediterraneo dell’epoca, stimolandone l’interesse culturale e fornendo loro gli strumenti perché possano comprendere quanto gli elementi narrativi della nostra storia antica siano in grado di diventare volano di crescita economica. Al termine di ciascun momento di approfondimento la parola è passata agli studenti, con un momento di dibattito aperto alle domande e alle curiosità dei ragazzi. In entrambi i turni si sono presentati 354 ragazzi.
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