È stata una serata all’insegna delle hit anni novanta e primi duemila quella di ieri alla festa di Santa Greca, a Decimomannu. Ospite d’eccezione: Gabry Ponte, dj, produttore musicale, conduttore radiofonico e membro della storica band torinese Eiffel 65.
Nonostante si sia fatto attendere fino alle undici – il concerto era previsto per le dieci – la folla di giovani, coppie, famiglie e veterani della prima ora, lo hanno accolto con un forte applauso. Lui ha risposto come meglio sa fare: li ha fatti saltare tutti dall’inizio alla fine.
Dopo l’intro che accompagna tutti i suoi live del tour presentato questa estate in diverse città italiane – tra cui anche Quartu Sant’Elena per l’Akenta Summer Fest -, si passa a uno dei suoi ultimi pezzi, diventato già un cult: “Thunder”, registrata insieme a Lum!x e Prezioso. Il pubblico apprezza e si lascia trasportare dalla selezione musicale del dj torinese, che coinvolge tutti i presenti: dai remix di Madonna e Blondie a “Mad world” di Gary Jules, senza però snobbare le nuove generazioni che ha “coccolato” con Mahmood, Blanco e i Maneskin.
Ma tutti in piazza stavano aspettando le sue tracce più conosciute: “Geordie” (2002), “La danza delle streghe” (2003) e “Giulia” (2005). Tre grandi classici che hanno attraversato dieci anni di musica e che ancora oggi vengono cantate e ballate da pubblici molto diversi fra loro, a conferma della capacità di Gabry Ponte di saper mixare tradizione e innovazione.
Il concerto si chiude con un tributo alla sua band del cuore: “Blue” degli Eiffel 65, che il pubblico riconosce subito dalle prime note e inizia a cantare insieme prima che parta la traccia. Il dj sul palco non si fa aspettare: “Questa ve la siete proprio meritata”. E si torna a saltare.
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