“Le recenti immagini della nave che ha rotto gli ormeggi a Ravenna, le ripetute trombe d’aria nelle aeree costiere, le previsioni sull’innalzamento del mare, la crescente erosione della Costa, le puntuali analisi di Enea e CNR sembrano non destare alcuna riflessione in molte forze politiche”. Queste le parole di Luigi Merlo, presidente di Federlogistica, che auspica una regia delle politiche marittime, partendo subito dalla creazione di una struttura speciale reattiva e professionale sul modello della Protezione Civile, capace di lavorare contemporaneamente su programmazione ed emergenze.
Temi di rilevanza assoluta anche in Sardegna, seconda isola del Mediterraneo per estensione e regione italiana con il maggiore sviluppo costiero, con una superficie di oltre 24mila chilometri quadrati e con ben 1.897 km di coste sugli 8.300 totali italiani.
“Manca una visione e una progettazione di opere marittime resilienti, – spiega Merlo – vanno rafforzate e messe in sicurezza le infrastrutture portuali, ferroviarie e stradali. Occorre perfezionare i sistemi previsionali e lavorare su simulazioni che possano far comprendere meglio e in anticipo i fenomeni generati dal riscaldamento del mare. Sono ormai anni che ci battiamo su questo tema, troppo tempo è stato perso e ci troviamo in piena situazione emergenziale”.
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