Le organizzazioni sindacali UIL Fpl – CGIL FP e FIALS Sanità, le più rappresentative con circa 900 iscritti e 2/3 dei componenti RSU eletti, hanno sottoscritto nei giorni scorsi con l’Azienda Arnas Brotzu una preintesa sulle Progressioni Economiche Orizzontali. Per quanto riguarda le stabilizzazioni l’amministrazione si impegna dunque a stabilizzare alcuni lavoratori con la Legge Omnibus e altri coi requisiti dei 18 mesi e 36 mesi.
“Questo è il primo importante risultato della vertenza, con stato di agitazione, proclamati il 29 luglio scorso” – legge in una nota firmata dai sindacalisti delle tre sigle, Attilio Carta, Gianfranca Tinti, Paolo Cugliara, Fabio Sanna, Mariano Melis, Efisia Mascia, Antonina Usala e Giuseppe Giannuzzi.
L’iniziativa, spiegano, è frutto di una presa diposizione con cui il 28 Giugno scorso i sindacati hanno inviato una nota urgente ai massimi dirigenti della sanità in Sardegna in cui si chiedeva di valutare, con massima attenzione e somma urgenza, la possibilità di effettuare una puntuale ricognizione economico-giuridica dei residui di tutti fondi contrattuali al fine di poter raggiungere in tempi brevi (“prima quindi dell’imminente varo del CCNL 2019-2021 che stravolgerà anche l’attuale ” trasposizione dei fondi” contrattuali) una “eventuale probabile rimodulazione di un Regolamento PEO stralcio indispensabile per sottoscrivere celermente un eventuale nuovo accordo contrattuale decentrato sulle PEO 2022. Con lo scopo ultimo, quindi, di poter attribuire la fascia economica anche al restante 50% degli aventi diritto, che non l’hanno presa al primo turno”.
“Sarebbe questo un risultato sindacale di portata storica che oramai all’ARNAS non si raggiungeva più da oltre una decina d’anni – si legge -. A tal fine giova ricordare che i Lavoratori Sardi sono i meno pagati d’Italia e, il colmo dei colmi, quelli dell’ARNAS i meno remunerati di tutta la Sardegna- È vergognoso infatti che i Lavoratori della realtà sanitaria PUBBLICA più grande, percepiscano persino due-tre fasce economiche in meno rispetto ai loro colleghi Sardi. Non va nemmeno scordato, tra l’altro, che da ospedale squisitamente Covid free, (dovendo di norma e per sua stessa natura, garantire H 24, le urgenze ed emergenze a tutta la popolazione Sarda) una parte di esso siano stati addirittura adibiti a reparti Covid. Con l’aggravante persino che gli operatori non percepiscano l’indennità di malattie infettive, in quanto Azienda e Regione non hanno attivato le procedure per il relativo Accordo Regionale in tal senso. Con tutti gli eventuali rischi, invece, di contagi trasversali che, da tale promiscuità, ne derivano, coinvolgendo infatti sia i Pazienti che i Lavoratori. Sempre con lo spirito primario di ridurre il GAP economico che intercorre tra i lavoratori dell’ARNAS Brotzu e quelli delle altre Aziende Sanitarie Sarde, queste OO.SS si augurano che l’amministrazione e gli uffici competenti perseverino col massimo impegno e celerità sinora dimostrati in questa vertenza. Le scriventi esprimono la dovuta gratitudine a tutto il personale coinvolto. Le scriventi esprimono anche massima soddisfazione perché con questo importante storico risultato va nella direzione di attenuare , quantomeno, lo “status” di essere cronicamente i meno pagati di tutta la Sardegna, a fronte invece del loro caparbio impegno quotidiano”.
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