Avviare in maniera definitiva il registro tumori della Regione Sardegna, attraverso un’attività di aggiornamento costante e la pubblicità puntuale dei dati raccolti per mezzo dei canali istituzionali. A chiederlo è la deputata del gruppo Misto, Mara Lapia che, a fronte degli ultimi dati disponibili in merito all’aumento delle neoplasie in tutta la regione Sardegna, ha sollecitato questa mattina gli organi regionali competenti – il presidente Christian Solinas e l’assessore Mario Nieddu – a velocizzare tutte le procedure utili per l’attivazione “di uno strumento – precisa la deputata – fondamentale per la lotta contro il cancro e la cui mancata attivazione rischia di causare la perdita dell’accreditamento alla rete nazionale anche dei registri provinciali di tutta l’isola”.
“Nonostante la Sardegna abbia già deliberato l’istituzione del registro regionale dei tumori, lo stesso – prosegue Lapia – non risulta essere attivo ed aggiornato. Questa situazione sta rallentando drasticamente gli indirizzi di politica regionale in ordine alla programmazione di campagne di screening, prevenzione primaria e secondaria, linee guida per la presa in carico del paziente oncologico e per il potenziamento dei percorsi terapeutico-assistenziali per la cura della patologia”.
La deputata Mara Lapia torna poi sull’importanza del costante aggiornamento del registro. “Come previsto nella mozione a mia prima firma approvata dal Parlamento lo scorso luglio che ha impegnato il Governo italiano ad aderire al Piano europeo di lotta contro il cancro ed a porre in essere tutte le misure in esso contenute, compresa la raccolta dei dati e il rafforzamento della prevenzione delle neoplasie, il registro dei tumori è di fondamentale rilevanza nella lotta contro l’insorgenza delle patologie neoplastiche: la sua assenza rischia dunque di rendere vani i sacrifici, le scoperte e le innovazioni della ricerca scientifica e della medicina moderna mirate a migliorare la qualità della vita dei pazienti e la loro sopravvivenza, così come a prevenire l’aumento delle diagnosi. Auspico dunque – conclude la parlamentare sarda – che si arrivi, nel più breve tempo possibile, a fornire una risposta certa ai pazienti e alle loro famiglie e che anche la Sardegna, come le altre regioni, possa disporre di questo meccanismo efficace nella lotta contro i tumori”.
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