“Per abbattere drasticamente le liste d’attesa per le prestazioni sanitarie, peggiorate negli anni della pandemia, occorre il coinvolgimento di tutti gli operatori del settore. Per questo non riusciamo a capire come mai la Regione lasci fuori in questa fase le strutture sanitarie convenzionate”. Lo segnala la consigliera regionale di Idea Sardegna, Carla Cuccu, firmataria di una nuova interrogazione all’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, sul piano di abbattimento delle liste d’attesa annunciato nei giorni scorsi dalla Giunta.
“L’assessore Nieddu ha comunicato che è stato approvato il nuovo accordo integrativo per la specialistica ambulatoriale che consentirà di potenziare la medicina specialistica extraospedaliera con piani per il taglio dei tempi d’attesa nell’attività ordinaria e il recupero delle prestazioni rimaste indietro a causa della pandemia – ricorda la consigliera, componente e segretaria della commissione Sanità del Consiglio regionale.
“Da tempo – prosegue Carla Cuccu – le strutture sanitarie private convenzionate con il SSN hanno invitato l’assessorato regionale della Sanità ad una maggiore attenzione sullo stato di crisi del settore e rinnovato la completa disponibilità a contribuire all’azzeramento delle liste d’attesa. Eppure, hanno denunciato nei giorni scorsi, nessun segnale è arrivato dalla Regione”. Alla Giunta la consigliera di Idea Sardegna chiede “quale ragione abbia finora impedito di raggiungere accordi condivisi con le strutture convenzionate e cosa impedisca di coinvolgerle nel piano di abbattimento delle liste d’attesa, considerato che l’apporto degli erogatori privati rappresenta un’importante risorsa su tutto il territorio regionale e per questo sarebbe auspicabile una collaborazione proficua tra pubblico e privato nell’interesse ultimo delle persone che necessitano di cure”.
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