Regione Agus attacca: “Sanità in ginocchio, Solinas crede ancora nella Sardegna?”

Agus attacca: “Sanità in ginocchio, Solinas crede ancora nella Sardegna?”

Il capogruppo dei Progressisti su Facebook spara a zero sul presidente della Regione: "Crede davvero alla caterva di menzogne che invia alla stampa?"

“Ho letto le ultime dichiarazioni sulla sanità del Presidente della Regione, che non vedo in Consiglio da più di sei mesi, e mi chiedo: quest’uomo sta bene? Cioè: crede davvero, almeno lui, alla caterva di menzogne che fa scrivere agli ultimi giapponesi rimasti nella sua corte e che invia alla stampa o si tratta solo di cinica propaganda? Lo afferma il capogruppo dei Progressisti in Consiglio regionale Francesco Agus.

“Si è accorto che la sua maggioranza non esiste più? Che non approva una legge da mesi? Che non risolve un problema e lascia che marciscano anche le questioni urgenti? Che non si è mai visto un tasso di inattività come quello registrato dalla sua amministrazione e certificato dai numeri? – chiede Agus -. Il problema è serio. La sanità sarda è in ginocchio per mille motivi. Alcuni sono comuni a tutte le altre Regioni. Ma solo qui si è assistito alla follia di una riforma varata in piena pandemia che ha aggiunto problemi ai problemi. E che in alcuni casi sta rendendo ingovernabile una macchina enorme e complessa come lo è quella della sanità.  Presidente, è colpa di Speranza o della Giunta regionale inadeguata il fatto che non siano stati ancora approvato gli atti aziendali e che quindi siamo difficili assunzioni di personale e riorganizzazioni di strutture? Di chi è la colpa dei ritardi nelle nomine dirigenziali? Di chi è la colpa se le nuove assunzioni e stabilizzazioni vanno a rilento perché nella vostra riforma ancora non si è capito cosa debbano fare le aziende sanitarie locali e cosa debba fare la Ares? Di chi è la colpa se i pronto soccorso sono in crisi e se il personale si licenzia per andare a lavorare in altre regioni? Di chi è la colpa se le liste d’attesa aumentano invece che diminuire e se non si riescono a spendere le risorse stanziate dal ministero per questo motivo?

“Il Presidente, piuttosto che vaneggiare di nuovi ospedali, dovrebbe trovare soluzioni per i pazienti in età pediatrica costretti per colpa sua ai viaggi della speranza. A attese immorali. A disservizi inaccettabili. Se invece l’intenzione è quella di rendere le elezioni per il rinnovo del parlamento un referendum sulla sua figura non posso che esserne contento. Credo che però lo siano molto meno i candidati che sostiene”.

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