La Fondazione Mont’e Prama ha da oggi la sua prima direttrice. A ricoprire il ruolo, alla guida dell’organismo di gestione dei beni archeologici di Cabras è Nadia Canu, 44 anni, laureata in Conservazione dei Beni Culturali all’Università di Cagliari, che da dieci anni si occupa del patrimonio archeologico della Sardegna come funzionaria archeologa della Soprintendenza di Sassari e Nuoro.
Il Consiglio di amministrazione della Fondazione ha ufficializzato la nomina dopo le audizioni della terna di candidati, che si sono tenute nella sala Paesaggio del Museo civico di Cabras.
L’avviso per la selezione del direttore era stato pubblicato a novembre. Un’apposita commissione ad aprile scorso aveva formulato la terna di candidati idonei fra tutti coloro che avevano partecipato al bando.
Nadia Canu assume il ruolo nel momento in cui si sono conclusi gli accordi tra la Fondazione Mont’e Prama, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Cagliari, Oristano e Sud Sardegna e la Direzione Regionale Musei e il Museo archeologico nazionale di Cagliari per l’effettivo passaggio di consegna dei beni archeologici presenti nel territorio di Cabras: le statue dei Giganti del Museo civico, l’antica città di Tharros, l’ipogeo di San Salvatore e la Torre spagnola di San Giovanni.
“A nome dell’intero Consiglio di amministrazione porgo i migliori auguri di buon lavoro alla nuova direttrice, che è stata scelta in virtù di un progetto di modello organizzativo che bene ci è parso sposarsi con i programmi già avviati in questo primo anno e con gli obiettivi per il futuro immediato – ha affermato il presidente della Fondazione Anthony Muroni -. Nei mesi che hanno preceduto il suo arrivo la Fondazione si è mossa per avviare un percorso di valorizzazione e sviluppo che ora potrà procedere anche grazie al suo prezioso contributo nella gestione, nel coordinamento e nella supervisione interna. Siamo fiduciosi in una proficua collaborazione per la crescita di un organismo prezioso per il territorio del Sinis. Voglio complimentarmi con la commissione che ha svolto la selezione preliminare: ci hanno messo a disposizione una terna di alto profilo. È certo che Zucca e Sirena rappresentano una risorsa sulla quale la Fondazione investirà in altra forma”.
“Ringrazio per la fiducia accordata e accolgo questa nomina come una straordinaria opportunità, uno stimolo per mettere a frutto un bagaglio di esperienze e conoscenze maturate in tanti anni di lavoro spesi sul campo per la cura del patrimonio culturale, ma anche per la sua condivisione con le comunità. Dedico un pensiero a Antonietta Boninu, donna dalla tempra eccezionale, a Carlo Tronchetti e tutti coloro che hanno lavorato su Mont’e Prama: ci impegneremo perché l’immane lavoro sia messo a frutto e le ricerche nel sito riprendano in maniera strutturale, affiancate alla ripresa del restauro. L’obiettivo per cui sento di poter concentrare ogni energia è quello di lavorare su quanto tracciato e al coronamento dell’ambizioso progetto: il primo obiettivo all’orizzonte è restituire finalmente l’intero complesso scultoreo al territorio di origine”, ha detto la nuova direttrice.
Ottenuto il necessario nullaosta del Ministero, Nadia Canu si insedierà a Cabras da lunedì 3 ottobre.
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