Sanità, energia, mobilità, lavoro: sono le priorità intorno alle quali dovrebbero incentrarsi gli impegni dei candidati alle elezioni secondo il segretario Cgil Sardegna Samuele Piddiu, che ha partecipato, insieme a Cisl e Uil, alla riunione con il segretario Letta nella sede del Pd in via Emilia. Il segretario, dopo aver manifestato apprezzamento per la scelta di incontrare le parti sociali, ha spiegato quali sono le difficoltà dell’Isola, dal punto di vista sociale, economico e del lavoro, sottolineando poi che “fra gli impegni che chi si candida a guidare il Paese dovrebbe garantire, c’è l’attuazione – anche attraverso un nuovo rapporto Stato-Regione – del principio di insularità recentemente reinserito in Costituzione, al quale si deve dar seguito anche con un’iniziativa forte nei confronti dell’Unione Europea per il riconoscimento della condizione di regione ultra-periferica”.

Piddiu ha ricordato che la Sardegna subisce una condizione di svantaggio che ne ha pesantemente frenato la crescita, con un gap che riguarda reti e infrastrutture materiali e immateriali: energia, reti viarie, sanità e sociale, credito, pubblica amministrazione e servizi pubblici. Una condizione che penalizza in misura maggiore i più fragili, le famiglie, i pensionati, il mondo del lavoro nel suo complesso e in particolare i giovani e le donne.

“Senza interventi che restituiscano all’Isola pari condizioni rispetto al resto delle regioni d’Italia, questo svantaggio non può essere colmato”. Il riferimento va alla questione energetica – ad esempio l’assenza del metano come fonte di transizione imprescindibile – alla continuità territoriale e più in generale alla mobilità funzionale anche alla valorizzazione e al potenziamento del Turismo, e a un sistema di istruzione e formazione che tenga conto delle specificità isolane”.

Per tutte queste ragioni, secondo la Cgil, sarà indispensabile mettere a frutto tutte le risorse già disponibili nel Pnrr, nel Jtf e nei fondi della programmazione comunitaria.

Al segretario Letta il sindacato regionale ha inoltre ribadito le proposte avanzate dalla Cgil nazionale che proprio oggi svolge un’iniziativa sul Mezzogiorno a Bari: “La questione meridionale deve rappresentare una priorità per il rilancio dell’intero Paese e in questa ottica occorre definire un piano di politica industriale dentro il quale la Sardegna può e deve essere protagonista”. “C’è poi da dire  – ha concluso il segretario Cgil – che oggi, nell’immediato, vanno affrontate le gravi emergenze attuali, in particolare l’aumento dei costi, sia energetici che di tutti i beni di prima necessità, e che quindi le soluzioni non possono essere oggetto di strumentalizzazioni nella campagna elettorale ma devono essere individuate subito, dal governo in carica, perché non è possibile aspettare oltre, di certo non l’insediamento del governo che verrà”.

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