Il 25 settembre 2022, alle elezioni Politiche, si presenteranno ai seggi circa nove milioni e mezzo di under 35, il 21 per cento del totale degli elettori. Per la prima volta tantissimi under 25 potranno votare anche per il Senato della Repubblica.

Secondo l’ultima indagine dell’istituto SWG, i temi su cui si concentra maggiormente questa generazione sono l’ambiente, la qualità dell’istruzione, la disoccupazione, la sanità e l’inflazione. Ma rimane importante la distanza con i partiti politici, visto che l’87% degli intervistati crede che se i partiti gli aprissero le porte, ne trarrebbe beneficio tutto il paese.

Al giornale Il Foglio, il direttore di YouTrend Lorenzo Pregliasco ha spiegato: “Il principale motivo che tiene lontano i giovani dalla politica è che non percepiscono i partiti come il mezzo per risolvere i problemi e neanche come qualcosa che li riguarda o che riguardi le cause che hanno a cuore“.

Ma come voteranno i giovani? Secondo un sondaggio di YouTrend, il Partito Democratico sarebbe più apprezzato di Fratelli d’Italia ma la coalizione di centrodestra catalizza maggiori preferenze complessive (vicine al 35% dei consensi). Una buona fetta però non intende usufruire del diritto al voto: per SWG gli astensionisti saranno il 38%, in linea con il dato dell’intera popolazione.

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