Sono stati pubblicati i bandi per il XXXVIII ciclo dei dottorati di ricerca (per l’anno accademico 2022/2023): l’Ateneo di Cagliari ha stanziato ben 133 borse, rispetto alle 77 dell’anno precedente. Di queste, 115 sono state attribuite ai 16 dottorati locali.
Inoltre, sono stati attivati ben 14 dottorati di interesse nazionale, cui l’Università degli Studi di Cagliari aderisce con 17 borse in qualità di partner finanziatore (ai sensi del DM 226/21), unitamente ai principali atenei italiani. Un’ulteriore borsa è stata destinata a un dottorato associato. Per questo tipo di dottorati, l’Ateneo ha destinato delle borse a tema vincolato a valere sui fondi del DM 351/2022 e del DM 352/2022.
“Si tratta di un grande sforzo dell’Ateneo – dichiara il rettore Francesco Mola – che ha puntato decisamente sui propri giovani, dando loro una straordinaria opportunità di formazione avanzata e di crescita professionale. Contemporaneamente, l’Ateneo – in coerenza con le proprie linee strategiche – ha ancora una volta inteso dare il proprio contributo allo sviluppo del territorio, integrando la propria offerta dottorale con la partecipazione ai dottorati di interesse nazionale, tramite un articolato piano di ricerca di base specificamente mirata a tematiche di grande urgenza e di alto impatto, come, per esempio, l’energia, la sostenibilità ambientale e la mobilità, la digitalizzazione, l’intelligenza artificiale e le neuroscienze e così via”.
Il dottorato di ricerca è un corso a cui si accede solo dopo la laurea magistrale e con il superamento di un esame di ammissione, bandito annualmente; ha durata di 3 o 4 anni, al termine dei quali si consegue la qualifica accademica di dottore di ricerca. L’obiettivo di un corso di dottorato è l’acquisizione di una corretta metodologia per la ricerca scientifica avanzata, che può essere esercitata presso università, enti pubblici o soggetti privati, o l’acquisizione di professionalità di elevatissimo livello.
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