Sta destando molta preoccupazione tra il personale dell’ospedale Santissima Trinità di Cagliari l’accertamento, avvenuto ieri, del primo caso in Sardegna di Vaiolo delle scimmie. Si tratta di un paziente di circa 40 anni residente nel Sud Sardegna ricoverato appunto nell’ospedale cagliaritano.
“Il SS. Trinità sempre più sta divenendo il nosocomio destinato all’accoglienza e la cura dei pazienti affetti da patologie virali ad alto contagio – spiega il Segretario Provinciale FIALS, Giampaolo Cugliara, che ha ricevuto, a seguito della diffusione della notizia, numerose richieste di tutela da parte dei lavoratori del Presidio che chiedono maggiori tutele, anche di natura economica -. Prima con il Covid e oggi con il Vaiolo delle Scimmie le modalità di ricovero non limitano la presenza dei pazienti affetti da queste patologie al reparto infettivi, ma li vedono inseriti in tutti i reparti benché non siano stati strutturati ed organizzati per la cura di tali pazienti, né dal punto di vista strutturale, né da quello organizzativo.
Se questa deve essere la destinazione del nostro Presidio cittadino – aggiunge Cugliara – chiediamo all’Assessore Nìeddu che oltre ai ringraziamenti per il personale ivi operante si adoperi affinché quello stesso personale si veda riconosciuta, per esempio l’indennità malattie infettive, dovuta a coloro maggiormente esposti al rischio infettivo, non più isolato nel reparto di malattie infettive, o con dovuto impegno si adoperi oltre che con le parole nella individuazioni di risorse economiche (RAR) da poter destinare ai colleghi sempre più esposti.
Riteniamo indispensabile, più che mai, riconoscere al personale sanitario un riconoscimento economico adeguato a professionalità, impegno, ed esposizione. Non è più tempo di pacche sulle spalle. I lavoratori devono essere motivati e pagati adeguatamente se si vuole contribuire ad invertire la situazione in cui versa oggi la sanità dove si assiste ad un continuo esodo”.
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