I sindacati del settore pubblico Fials, UilFpl e FP Cgil hanno proclamato lo stato di agitazione permanente a partire dal prossimo venerdì 29 luglio con un sit-in di fronte all’ingresso dell’ospedale Brotzu di Cagliari. Le ragioni sono ormai note: dalla carenza di personale ai turni massacranti a cui son sottoposti medici, infermieri e operatori socio sanitari. Il presidio ospedaliero cittadino è allo stremo delle forze.
In questo caso si tratta degli stipendi: i lavoratori Sardi sono i meno pagati d’Italia e, tra loro, il colmo dei colmi, quelli dell’ARNAS persino i meno remunerati di tutta la Sardegna.
“E’ vergognoso che i Lavoratori della realtà sanitaria PUBBLICA più grande, percepiscano pure due-tre fasce economiche in meno rispetto ai loro colleghi Sardi – denunciano i segretari Paolo Cugliara, Attilio Carta e Mariano Melis -. Non va nemmeno scordato, tra l’altro, che da ospedale squisitamente Covid free, dovendo di norma garantire H 24, per sua stessa natura, le urgenze-emergenze a tutta la popolazione Sarda, una parte di esso sia stata adibita in reparti Covid. E pure senza nemmeno percepire l’indennità di malattie infettive, perché Azienda e Regione non hanno attivato le procedure per il relativo Accordo Regionale in tal senso. Con tutti gli eventuali rischi di contagi trasversali che, ovviamente, da tale promiscuità, ne derivano, coinvolgendo infatti sia i Pazienti che i Lavoratori.
Con lo spirito primario di ridurre il GAP economico che intercorre tra i lavoratori dell’ARNAS Brotzu e quelli delle altre Aziende Sanitarie Sarde, le organizzazioni sindacali sollecitano a gran voce l’amministrazione ad uscire dalla “solita indifferenza” e fare una ricognizione di tutti i fondi contrattuali residui ad oggi ancora disponibili.
“I responsabili aziendali escano immediatamente tutti dal loro complice letargo! Questo silenzio tombale sta diventando pure immorale! In quanto ciò significa, infatti, “non avere alcun rispetto dei tanti Lavoratori che con caparbia dedizione, a fronte di una palese disorganizzazione gestionale in cui quotidianamente si trovano ad operare per garantire un minimo di risposta sanitaria degna di questo nome ai numerosi pazienti. Un ulteriore colpevole silenzio da parte della Dirigenza Aziendale sarà una palese dimostrazione plastica della più totale “inadeguatezza gestionale aziendale” a gestire un Ospedale, di riferimento regionale, dinamico e complesso, come l’ARNAS- G.Brotzu. E ognuno se ne assumerà le proprie responsabilità!
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