Disattesi gli obblighi informativi e rigettate le istanze degli utenti per ottenere il riconoscimento della prescrizione biennale su crediti fatturati dopo il 1° gennaio 2020 relativi a consumi idrici risalenti a oltre 2 anni prima. Sono i motivi alla base delle sanzioni inflitte dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato alla società Abbanoa spa, gestore del servizio idrico integrato per la Regione Sardegna, ed all’Ente Acquedotti Siciliani in L.C.A., già gestore del servizio idrico integrato in alcuni comuni della Regione Sicilia. Multe rispettivamente di 5 milioni di euro e 500mila euro.
“Come associazione – dichiara Ivano Giacomelli, segretario nazionale di Codici – ci siamo occupati della prescrizione biennale e delle difficoltà riscontrate da diversi consumatori nell’accedervi”. Introdotta dalla legge di Bilancio 2018 e modificata con la legge di Bilancio 2020, la prescrizione biennale si applica anche ai servizi idrici. I consumatori possono eccepire la prescrizione per importi riferiti a consumi risalenti ad oltre due anni dalla data di emissione della bolletta ed i gestori devono evidenziare, in fattura oppure in documento allegato, la presenza di importi riferiti a consumi risalenti a più di due anni prima, differenziandoli dalle altre voci, secondo le modalità previste dalla regolazione. Dai procedimenti svolti dall’Autorità è emerso che Abbanoa ed Eas, nell’emettere fatture e solleciti di pagamento, hanno disatteso gli obblighi informativi prescritti in capo ai gestori idrici verso l’utenza in tema di prescrizione biennale ed hanno sistematicamente rigettato l’eccezione di prescrizione in merito agli addebiti fatturati dopo il 1° gennaio 2020 e relativi a consumi idrici risalenti ad oltre due anni prima dalla fattura medesima.
“Un comportamento scorretto – osserva Giacomelli – e bene ha fatto l’Autorità a sanzionare le due società. Soprattutto in un periodo difficile come questo tra rincari e crisi, i consumatori devono essere tutelati”.
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