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Può essere all’arrabbiata, alla gricia o alla carbonara. Al pesto genovese o cacio e pepe. O semplicemente con il sugo di pomodoro e il parmigiano. Ma la pastasciutta può essere anche un simbolo partigiano. È il caso della pastasciutta antifascista, una tradizione nata per iniziativa della Famiglia Cervi, che il 25 luglio 1943 festeggiò la destituzione e l’arresto di Benito Mussolini offrendo nella piazza di Campegine la pastasciutta a tutti i presenti.

“Tradizione che intende ricordare la natura antifascista della nostra Repubblica”, si legge in un comunicato dell’ANPI cittadina e provinciale di Cagliari che lunedì prossimo 25 luglio alle 20,30 presso il Villaggio Pescatori di Giorgino a Cagliari, organizza la tradizionale Pastasciutta Antifascista, che quest’anno sarà dedicata alla pace.

“Cibo e bevande saranno offerti gratuitamente dall’ANPI (ma chi volesse può dare un contributo). La serata sarà allietata dalla Banda Sbandati e dal coro dell’ANPI. La prenotazione non è necessaria, ma è gradita per capire le quantità necessarie”.

Sono oltre 160 le Pastasciutte Antifasciste organizzate in Italia e nel mondo registrate nell’elenco ufficiale di Casa Cervi: un numero record che conferma l’importanza e la fama della ricorrenza.

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