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Il cinema sardo vola a Tokyo | Ecco i corti selezionati per “Visioni sarde”

Le pellicole selezionate verranno proiettate al Seadas Flower Caffe di Jiyugaoka il 27 luglio dalle ore 17

I cortometraggi di “Visioni Sarde” saranno proiettati al Seadas Flower Caffe di Jiyugaoka, quartiere nel sud di Meguro, a Tokyo, il 27 luglio dalle ore 17. L’evento vuole presentare nel paese del Sol Levante il meglio della recente produzione Made in Sardegna ed è organizzato dall’associazione sardo giapponese Isola Sardegna-Giappone.

Continuano così, in tutti i cinque continenti, gli appuntamenti della rassegna cinematografica co-gestita dalla Fondazione Sardegna Film Commission e dalla Cineteca di Bologna.

Dalla Turchia al Messico, dal Venezuela all’Albania, dall’Argentina all’Australia, dalla Norvegia al Portogallo, dall’Albania al Regno Unito, dalla Germania  alla Slovenia, dalla Polonia alla Francia, dalla Grecia alla Svizzera, passando per Roma, Tel Aviv e Varsavia “Visioni Sarde” si è rivelata una vetrina internazionale capace di rappresentare la pluralità culturale dell’Isola.

Anche nella capitale nipponica l’intento è quello di promuovere la Sardegna  e il suo inestimabile patrimonio storico, attraverso alcune delle più interessanti opere  scelte nel panorama cinematografico sardo, nella consapevolezza che il cinema costituisce un’importante occasione di dialogo tra le culture dei due popoli.

In tale quadro l’iniziativa al Seadas Caffe rientra pienamente nella mission dell’associazione sarda di diffondere la lingua e la cultura sarda in Giappone, ravvivando i legami spirituali degli emigrati con l’Isola e alimentando tra i nipponici l’interesse e la scoperta per la cultura sarda.

L’ Isola Sardegna-Giappone è il primo circolo di emigrati sardi nel paese del Sol Levante. Presieduto da Giovanni Piliarvu è stato riconosciuto ufficialmente  dalla Regione Sardegna nel 2017 proprio per facilitare la promozione della cultura e dell’immagine della nostra regione nel continente asiatico.

I film in programma ben rispondono a questa esigenza perché si caratterizzano per un ampio spettro tematico, simbolo di un immaginario regionale contemporaneo capace di esprimere opere di respiro autenticamente internazionale.

Questi gli otto film che faranno conoscere la Sardegna ai giapponesi: “Margherita” di Alice Murgia. Un’adolescente in vacanza in Sardegna fa l’amore per la prima volta con il bagnino; “Il volo di Aquilinodi Davide Melis. Com’era bella Cagliari. Il commosso dialogo in cagliaritano tra l’anziano scrittore e un fenicottero giunto sulla sua terrazza; “L’uomo del mercato” di Paola Cireddu. Cagliari. Mario in un mercato raccoglie le cassette di frutta per rivenderle per pochi centesimi. Sogna un’apixedda; “Il Pasquinodi Alessandra Atzori e Milena Tipaldo (MIRA). Dalla stop motion all’animazione con lo stile  dei cinegiornali Luce, la storia della celebre rivista satirica e di alcuni autori sardi che ne assunsero la direzione; “Marina, Marina!” di Sergio Scavio. Sassari. Il primo difficile amore tra due giovani compagni di classe, tra litigi e serenate; “Di Notte C’erano le Stelle” di Naked Panda. Il primo episodio della web-serie partita dalle ricerche condotte nell’Università di Cagliari. In un futuro lontano la Terra è profondamente inquinata ed il cielo perennemente annebbiato; “L’ultima habanera di Carlo Costantino Licheri. Cagliari 1945. Due giovani creano scompiglio durante la diretta radiofonica, quando arriva improvvisamente una notizia: la guerra è finita; “Un piano perfetto” di Roberto Achenza. Due amici squattrinati si improvvisano ladri e tentano una rapina in un bar. Ma niente accade come dovrebbe. Tranne “Il volo di Aquilino”, che è recitato in sardo, i film sono in italiano con sottotitoli in inglese.

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