Ennesima aggressione nel carcere di Uta. Questa volta ai danni di un poliziotto e di un’infermiera che ieri hanno subito gravi danni al viso in seguito all’aggressione di un detenuto. L’uomo ha chiesto di uscire dalla camera di detenzione per fare una telefonata, ma una volta fuori si è scagliato contro il poliziotto e l’infermiera assestandogli violenti pugni al viso.
La denuncia dell’ennesimo episodio di violenza all’interno del carcere di Uta, effettuata dal sindacato autonomo Polgiust, arriverà sul tavolo del ministro Cartabia con una interrogazione del gruppo FdI.
“La violenta aggressione ai danni di una infermiera, che ha riportato la rottura di un dente e una profonda tumefazione, e di un agente della polizia penitenziaria nel carcere di Uta, è l’ennesima dimostrazione della grave situazione che si vive all’interno degli Istituti sardi e italiani e che il Governo, anche con il Ministro Cartabia, non sta affrontando con la dovuta celerità, attenzione e sensibilità”, scrive Salvatore Deidda, deputato di Fratelli d’Italia. “Tanti bei discorsi sulla funzione educativa del carcere ma cosa si sta facendo per tutelare gli operatori della nostra Polizia penitenziaria? Più volte, abbiamo detto che i concorsi non erano sufficienti, segnalato l’assenza dei direttori – costretti, quelli presenti, a coprire le assenze e governare realtà diverse tra loro con relativi problemi -, segnalato l’abbandono del carcere di Iglesias, l’assenza di strumenti di prevenzione e difesa per il personale, il caso della sorveglianza dinamica da cancellare definitivamente e la necessità di far scontare ai detenuti stranieri la pena nel paese d’origine così da risolvere il problema del sovraffollamento. Tante passerelle ma nulla è stato fatto di concreto. Chiediamo al Ministro e al Governo, con una interrogazione, di condannare l’ennesima aggressione e dare risposte concrete sui problemi che denunciamo da anni”, conclude Deidda.
L’aggressione di ieri utasi aggiunge alle tante che sono verificate dall’inizio dell’anno nei confronti di personale operante nel carcere Cagliaritano. “I poliziotti ma anche tutti i vari operatori non devono e non possono continuare a subire comportamenti come quello accaduto ieri – spiega il segretario generale Polgiust Roberto Melis -. Il carcere di Uta è divenuto una polveriera pronta a esplodere”.
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