La Regione Sardegna sta predisponendo il ricorso contro il ‘Decreto Energia’, che presenterà formalmente nei prossimi giorni. L’obiettivo – si legge in una nota – è quello di tutelare i diritti dei sardi ad avere una soluzione definitiva e strutturale al problema energetico, tale da poter garantire un futuro adeguato al territorio e al sistema produttivo.
“La Regione Sardegna ha avuto un ruolo decisivo sul tema energetico all’interno della Commissione Energia nell’ambito della Conferenza Stato-Regioni – ha sottolineato l’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili, coordinatrice della Commissione nazionale, in risposta ad alcune polemiche sollevate dall’opposizione durante il dibattito – Abbiamo guidato la Commissione ad esprimere i pareri su tutti i decreti energia, evidenziando in particolare la posizione di contrarietà, espressa da tutte le Regioni, al metodo che il Governo nazionale ha utilizzato per implementare le rinnovabili e per rispondere all’emergenza energetica nel territorio nazionale”.
“Il Governo non può accantonare la leale collaborazione istituzionale, non può venir meno ai principi che sono sanciti dalla Carta costituzionale e non può dimenticare che la materia energetica è una materia concorrente – ha aggiunto l’assessore Pili – La Regione vuole rivendicare i suoi diritti con forza in tutti i tavoli”.
“E’ innegabile che la Sardegna sia stata protagonista in tutte le occasioni in cui è stato necessario rivendicare la propria autonomia, i propri diritti e lo ha fatto in maniera concreta”, ha aggiunto l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Gianni Lampis, coordinatore della Commissione Ambiente nell’ambito della Conferenza Stato-Regioni.
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