“Il fatto non sussiste”. La richiesta di assoluzione, fatta dalla pm Rita Cariello, ha messo finalmente fine a sette interminabili anni di processo, decretando la fine di un incubo per Massimo Melis, 58 enne presidente dell’Associazione Solidarity Sardinia, e per suo figlio Giovanni.  La lunga vicenda giudiziaria era iniziata nel 2015, in seguito ad alcune tensioni che si erano verificate all’interno del centro di accoglienza per migranti gestito dai Melis a Senorbì. La protesta degli immigrati nigeriani era sfociata in una grave accusa di sequestro di persona e violenza sessuale nei confronti dei titolari del centro. Gli ospiti avevano infatti accusato i titolari del centro di accoglienza di non consentire il libero accesso alla struttura e avevano denunciato degli abusi in cambio della promessa di avere un permesso di soggiorno. Tutte accuse che sono però risultate prive di fondamento nel corso del processo che come detto si è concluso con l’assoluzione piena per Melis e per il figlio.

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