Tribunale di Cagliari (Archivio Cagliaripad)

Revocati gli arresti domiciliari per Valerio De Giorgi, consigliere regionale del Gruppo Misto, sospeso dall’attività politica in seguito all’ordine di custodia cautelare firmato dal Gip del Tribunale di Cagliari, Giorgio Altieri, a conclusione di un’inchiesta per corruzione, tentata truffa e voto di scambio.

L’esponente politico dovrà comunque presentarsi giornalmente ai carabinieri, ma potrà tornare in Consiglio regionale in quanto, tolti gli arresti, viene meno la sospensione prevista dalla legge Severino.

La decisione è stata presa in base ad alcune considerazioni: il giudice Altieri ha ritenuto che gli elementi dell’indagine siano ormai cristallizzati dalla richiesta di giudizio immediato e che l’indagato, che è anche sottufficiale della Guardia di finanza, sia consapevole dei rischi di una eventuale condotta antigiuridica. Inoltre, il Gip fa anche riferimento all’interrogato dei giorni scorsi: De Giorgi aveva parlato con lui per oltre due ore, chiarendo che tutto quello che aveva fatto in merito all’emendamento al Piano Casa – all’epoca De Giorgi era presidente della Commissione Bilancio – rientrava nella norma di insindacabilità dell’attività politica del consigliere regionale.

Nell’inchiesta sono coinvolti anche il suo collaboratore Marco Pili, accusato di tentata truffa, e il costruttore di Quartucciu Corrado Deiana. Per De Giorgi e l’imprenditore l’accusa è di corruzione per aver concordato un emendamento al Piano Casa in cambio di quattro appartamenti ottenuti dallo stesso, mentre Pili è indagato per presunte irregolarità sui contributi destinati alla Pro loco di Cagliari fondata da persone molto vicine a De Giorgi, se non dagli stessi familiari. All’esponente del Gruppo Misto è contestato anche il reato di voto di scambio: secondo la Procura, avrebbe promesso posti di lavoro e altri favori in cambio di una preferenza, chiedendo come prova la foto scattata nella cabina elettorale.

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