Delle nuove Giunte dei 21 Comuni sardi sopra i tremila abitanti che sono andate al voto domenica 12 giugno, soltanto quattro hanno già presentato la loro composizione e già tre non rispettano la legge in materia di parità di genere. Si tratta di Oristano, Carloforte e Sant’Antioco.
A denunciarlo è la consigliera regionale di Parità Tiziana Putzolu: “Tre su quattro sono al di fuori della legge: una percentuale imbarazzante. Non posso che esprimere grande preoccupazione – dice – nel constatare che, ancora una volta, è necessario intervenire, scrivere, intimare, per far osservare il rispetto del principio dell’equilibrio di genere nella formazione delle Giunte dei Comuni con popolazione superiore ai 3.000 abitanti. Spiace dover intervenire ancora una volta e dopo anni in cui ci si è spesi, come Ufficio, per il rispetto di una legge dello Stato. Perché ci si ostina a voler proseguire su una strada che, prima o poi, porterà a dover ricorrere al Tribunale amministrativo per far rispettare una norma?”.
Secondo la normativa nazioanle vigente, infatti, per i Comuni al di sopra dei tremila abitanti la soglia per il rispetto dell’equilibrio di genere del 40 per cento è obbligatoria, non, semplicemente, auspicabile. “Ho scritto ai sindaci – continua Putzolu – perché rivedano queste composizioni e le adeguino al dettato normativo. Osservo le dichiarazioni a mezzo stampa che sono un inno alla negazione delle regole. Un sindaco ha affermato ‘apertis verbis’ di aver conferito le deleghe in base ai voti di ciascun eletto: esattamente quello che la legge Del Rio aveva l’obiettivo di superare per ‘riequilibrare’ la presenza delle donne nelle Giunte”.
“Se promuovessimo un monitoraggio a tappeto – conclude la consigliera regionale – sulla composizione di tutte le Giunte comunali in Sardegna ci troveremo di fronte a un quadro con dei dati esorbitanti. Il tema è che l’intervento moralizzatore dovrebbe partire anche da diversi altri soggetti istituzionali che, invece, lasciano scorrere gli eventi”.
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