Maggiore flessibilità tra lavoro e vita privata è tra i requisiti più richiesti dai lavoratori italiani durante il colloquio di lavoro. Il posto fisso non è più l’unica prerogativa a dispetto delle ore e del luogo in cui si svolgerà la propria professione. A rivelarlo è il report “People at Work 2022: A Global Workforce View” redatto dall’Adp Research Institute. L’indagine si è svolta su circa 33mila lavoratori in 17 paesi, di cui circa 2000 in Italia in tutte le regioni.

Trend confermato anche in Sardegna, sebbene la retribuzione sia ancora per i lavoratori isolani resti ancora il fattore più importante in un lavoro (66%). D’altra parte la ricerca ha anche rilevato come circa un quarto degli stessi sarebbe disposto ad accettare una riduzione della paga per ottenere maggiore flessibilità o controllo sulla propria vita lavorativa. Il 25% accetterebbe infatti una riduzione della retribuzione se ciò volesse dire anche migliorare il proprio equilibrio tra lavoro e vita privata, anche senza nessuna modifica delle ore lavorative. L’unica richiesta sarebbe di poter decidere come e dove distribuire le ore lavorative durante la giornata.

Alla domanda: “Se dovessi dover ritornare in ufficio 5 giorni su 5, cercheresti di cambiare lavoro in favore di uno più flessibile?”, il 38% degli intervistati ha risposto positivamente (la percentuale italiana è del 45%).

Per quanto riguarda il lavoro ideale, il 48% dei sardi intervistati ha optato per un mix tra lavoro da remoto e lavoro da ufficio.

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