Maria Laura Berlinguer è nata in Sardegna ma vive a Roma. Osserva, ascolta e legge tanto. All’età di cinquant’anni ha sentito che doveva voltare pagina: ha lasciato una carriera consolidata nella comunicazione, seguito il suo istinto e creato un blog. Un cambio radicale. “L’idea del libro arriva da un sogno: mi ritrovo in una città distrutta dalla guerra, seguo una donna in una radura e trovo un gruppo di persone. Sono sedute su dei tappeti, tappeti sardi. Sono di Sedilo, mi dicono, e di Bidonì. Al risveglio, dopo una ricerca, scopro che a Bidonì ha sede il museo della stregoneria della Sardegna. Da lì sono partiti miei studi e mi sono imbattuta nella vicenda di Julia Carta, inquisita e condannata dal Tribunale del Sant’Uffizio della Sardegna”.

Il suo romanzo d’esordio “La notte è mia sorella”, edito da L’Età dell’Acquario (Edizioni Lindau) per la collana “I best seller del mistero”, che verrà presentato a Sassari venerdì 24 giugno a Palazzo Ducale, è una storia alla ricerca dei luoghi meno battuti dell’Isola.

“Questa storia attraversa le regioni meno conosciute e raccontate della nostra terra, dal Meilogu al Barigadu passando per Monte Santu, non lontano da Saccargia, oltre alle zone della Gallura più lontane dalla mondanità. Una Sardegna reale e concreta che riannoda il suo legame con il passato, con le storie della tradizione orale, raccontate dalle nonne nei foghiles. È un libro che parla di magia, in qualche modo magico lui stesso, come magica è la vita”.

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