Nessun ballottaggio in Sardegna alle elezioni amministrative di domenica 12 giugno, che confermano largamente l’operato dei sindaci uscenti. Dai risultati emergono due dati importanti: il primo è che anche in questa occasione ha prevalso un forte astensionismo con un’affluenza al 56%; il secondo conferma che il centrodestra è più vivo che mai.

A Selargius, l’unico Comune con più di 15mila abitanti (oltre a Oristano), e Quartucciu sono stati rieletti Gigi Concu, ingengere di 55 anni, con ben il 58% delle preferenze, e Pietro Pisu che ha superato il 60%.

Confermati anche i primi cittadini di Lanusei, Sant’Antioco, Terralba, Arzachena, Villasor, Calangianus, Loiri e così via.

Oristano sceglie ancora una volta la coalizione di centrodestra con Massimiliano Sanna, che ha raggiunto il 53,7% dei voti, evitando il ballottaggio. Si prosegue così l’operato del sindaco uscente Andrea Lutzu, non ricandidato.

A Bitti Giuseppe Ciccolini firma il suo quarto mandato consecutivo, così come Samuele Gaviano a Serri, e Franco Melas a Siamanna. I tre sono i primi in Italia ad essere stati eletti in forza di una legge regionale in vigore al momento della presentazione delle liste – poi impugnata pochi giorni fa dal Governo -, che ha permesso di superare il limite di tre quinquenni.

Si dice soddisfatto il Presidente della Regione Christian Solinas: il suo partito, il Psd’Az, regge e regge bene, nonostante a Selargius abbia pagato a caro prezzo l’essersi alleato con PD e Cinque Stelle, sostenendo Franco Camba, che però si è fermato al 39,3%.

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