Blitz alla Saras da parte della Forestale per cercare documenti e altri riscontri riguardo un presunto caso di inquinamento. La perquisizione, avvenuta nella giornata di ieri, è stata disposta dal pm Enrico Lussu, titolare dal 2017 di un fascicolo aperto in seguito ad alcuni video arrivati alla Procura di Cagliari in cui si ipotizza lo sversamento di sostanze inquinante nel mare di Sarroch.

Dalle prime indiscrezioni, come riporta L’Unione Sarda, gli uomini della Forestale avrebbero anche notificato ai vertici del colosso sardo l’avvenuta iscrizione nel registro degli indagati. L’ipotesi è quella di disastro ambientale. 

Da parte loro, la Saras aveva fin da subito spiegato che si trattasse di “acqua di mare mista ad alghe (di qui, il colore scuro) che era stato necessario spostare da una parte all’altra dello specchio acqueo antistante il porticciolo delle imbarcazioni di servizio, per evitarne l’accumulo che avrebbe bloccato i mezzi anti-inquinamento”. Le alghe, si era detto, sarebbero state spinte dal vento.

Durante la perquisizione son state poste sotto sequestro alcune aree interne allo stabilimenti e numerosi documenti.

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