Non sventola più la bandiera arcobaleno sistemata nella rotonda del Poetto, davanti all’ingresso di Quartu. Qualcuno, arrivato con delle forbici, ha infatti tagliato gli occhielli che la tenevano appesa al pennone al centro della grande aiuola circolare, proprio davanti al viale Colombo, dove nelle scorse settimane, in occasione della Giornata contro l’Omofobia, erano state sistemate anche altre bandiere colorate simbolo della lotta per i diritti delle persone gay, lesbiche, bisessuali, transgender, queer.

“Un gesto intenzionale, commesso da chi vorrebbe negare il riconoscimento del diritto alla libera espressione dell’ affettività a una parte dei cittadini della nostra comunità. Un atto spregevole che condanniamo fermamente a nome di tutta l’amministrazione comunale e della comunità LGBT+” E’ questo il commento dell’assessora all’Istruzione, Politiche di genere e Diritti Lgbt del Comune di Quartu Cinzia Carta che spiega così la dinamica della scoperta: “Proprio ieri, transitando al Poetto, un’attivista dell’associazione Agedo si è resa conto della bandiera buttata in terra e l’ha raccolta, rendendosi subito conto che i lembi erano stati tagliati di netto. L’ha quindi portata presso la Biblioteca Centrale di via Dante, dove eravamo riuniti insieme alle associazioni per i diritti in occasione della presentazione di un libro sul tema del rapporto fra genitori e figli Lgbt. Siamo rimasti tutti scossi. La bandiera è stata esposta lì per la serata, a maggior riprova di quanto sia ancora necessario impegnarsi sulla sensibilizzazione e sul rispetto per tutti i colori dell’affettività umana”.

La bandiera, assicura l’assessora Carta, tornerà presto al suo posto:  “Il danneggiamento e la rimozione della bandiera esposta in occasione della giornata contro l’omofobia, bifobia e transfobia ci conferma ancora una volta che non dobbiamo fermarci nella lotta per il riconoscimento dei diritti fondamentali. Non sarà certo un atto vile a fermarci, proseguiremo comunque con le nostre battaglie.

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