È un’infrastruttura sotterranea che dovrà accogliere un osservatorio delle onde gravitazionali di terza generazione. L’Einstein Telescope rappresenta per l’Italia e per la Sardegna un’occasione unica da non perdere. Un vero e proprio approdo verso una nuova era che permetterà di sviluppare conoscenze e notevoli passi avanti nella tecnologia. Ma soprattutto, rappresenta l’occasione per creare un grande polo scientifico di valore internazionale, destinato ad attrarre risorse da investire in scienza e tecnologia, oltreché un motore di sviluppo, innovazione e crescita per l’intera penisola.
Ne è convinta l’opposizione in Consiglio regionale che ha presentato una mozione di dialogo e sostegno per l’azione della giunta regionale sarda affinché si faccia partire subito un piano di sviluppo del centro Sardegna in favore della realizzazione dell’Einstein Telescope nelle miniere di Sos Enathos.
L’appello è stato lanciato da tutte le opposizioni (Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, LeU, Demos e Possibile) alla giunta Solinas, a sostegno della candidatura delle antiche miniere dismesse in territorio di Lula per ospitare il Telescopio Einstein.
“La giunta regionale ha finora svolto la sua parte in materia – spiega Roberto Deriu, PD, primo firmatario della mozione –, ma adesso serve una decisa e unanime iniziativa verso il governo, perché da un lato stanzi le stesse risorse dell’Olanda, dall’altro faccia partire subito le azioni che preparino l’avvio dell’Einstein Telescope”. Tra le azioni indicate nella mozione: partecipare al finanziamento del progetto, di concerto col Governo; farsi promotori di un’azione politica nazionale impegnando il Governo alla realizzazione del progetto, costruendo alleanze con altri Paesi europei indispensabili per sostenere il sito sardo; realizzare le infrastrutture necessarie nell’area dell’ET; potenziare la ricettività alberghiera e favorire i collegamenti aeroportuali adeguati al raggiungimento del sito da parte di una ampia collaborazione internazionale; realizzare, insieme agli enti di ricerca interessati INFN e INGV, un laboratorio sotterraneo di ricerca che permetta di dimostrare le potenzialità del sito e possa fare da incubatore per il telescopio, continuando quanto già prodotto col progetto SarGrav.
Tra le azioni di supporto finora messe in atto dalla giunta regionale sarda vi è l’inserimento del progetto nel piano di investimenti nell’ambito del Recovery Fund, con uno stanziamento di 300 milioni di euro. “Ma questo non basta – spiega l’esponente del PD –. Ai fini della selezione del sito italiano per la realizzazione dell’ET, risulta imprescindibile avviare un piano di sostegno e sviluppo dell’area candidata al cui interno siano previste tutte le misure che sostengano la costruzione del telescopio”. Motivo per cui, con la mozione presentata in queste ore, Deriu e tutta l’opposizione impegnano il presidente Solinas e la giunta regionale affinché “vengano messe in campo tutte le azioni di sostegno e sviluppo del centro Sardegna volte a favorire l’individuazione del sito italiano per la realizzazione del Telescopio Einstein”.
“Si tratta di un passaggio fondamentale per non lasciarsi scappare questa incredibile occasione, come abbiamo detto e ribadito più volte. Serve unità per un progetto unico al mondo: la Sardegna è in gara, ora deve vincere arrivando prima”, conclude Roberto Deriu.
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