Non decolla il servizio di bike sharing a Cagliari. Anzi, dopo il discutibile posizionamento degli stalli in molti marciapiedi cittadini (a marzo ne sono stati posizionati ben 35), di biciclette non se ne vede neppure l’ombra. Per di più le strutture inutilizzate iniziano a deteriorarsi: non si sa se vandalizzate volontariamente oppure involontariamente, magari da qualche automobilista che facendo manovra ci è andato a sbattere.
La verità è che, nonostante i tanti soldi spesi per (pericolosissime) piste ciclabili che si interrompono continuamente e per la scarsa attenzione da parte degli automobilisti, Cagliari non è purtroppo una città a misura di ciclista. Basta vedere come sono state vandalizzate le biciclette che negli anni scorsi venivano noleggiate in città (ridotte senza sellino, senza ruote o senza altri pezzi). Basta avere il fegato di fare un giro su una pista ciclabile cittadina, correndo il rischio di essere investiti da qualche automobilista distratto o di essere presi a sportellate da chi esce senza guardare da un’auto parcheggiata a fianco alle piste. La mobilità sostenibile fine a se stessa non esiste. Va necessariamente di pari passo con una società più civile e rispettosa.
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