Sono considerati monumentali gli alberi che rispondono ai criteri stabiliti dalla legge n.10 del 14 gennaio 2013. Nel 2015 la Giunta regionale della Sardegna ha affidato il censimento degli alberi monumentali dell’Isola al Corpo forestale e di vigilanza ambientale che lo ha realizzato, avvalendosi anche della collaborazione dei Comuni e coinvolgendo l’agenzia Forestas nei perimetri forestali amministrati dalla medesima agenzia. L’elenco, unitamente a quelli provenienti dalle altre regioni italiane, è stato approvato con decreto del capo dipartimento delle Politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale del Ministero delle politiche agricole e forestali nel 2017.

La Sardegna, con circa 400 piante, risulta la regione con il maggior numero di alberi monumentali di grande interesse, concentrati principalmente nella subregione barbaricina dell’Ogliastra.

Eccone alcune che bisogna assolutamente conoscere.
La jacaranda dei Giardini pubblici di Cagliari è una pianta monumentale di enorme pregio. Così come il tintitaco del Parco delle Rimembranze, sempre a Cagliari. Sempre nel capoluogo, sono monumenti il fico magnolioide di Piazza Matteotti e il pino di Norfolk di Vico san Giovanni. Dodici piante monumentali si trovano a Seulo, meraviglioso l’olmo montano che si trova in Pratz’e s’erriu di Aritzo, così come ginepro fenicio di Baunei, i lecci di Gairo e di Osini, le sugherete di Orune, le varietà di Tertenia, il terebinto e il pero di Ulassai, il cedro del Libano di Laconi.
S’Ozzastru di Luras, invece, è unico: è considerato l’albero più vecchio d’Europa.

Leggi le altre notizie su www.cagliaripad.it