Il Cagliari è andato in serie B dopo una stagione fallimentare. Ha esonerato Semplici e Mazzarri, che restano a libro paga della società. Ha bruciato Agostini, che ha strappato dalla Primavera e ora probabilmente non verrà riconfermato. Ora che si fa?
Bisogna ripartire con un progetto solido. Giulini resterà. Non ha intenzione di cedere il club, nonostante i fortissimi malumori della piazza. Capozucca, il direttore sportivo, pure.
Il primo nome da individuare è quello dell’allenatore. Qui bisogna essere bravi. La suggestione sarebbe quella di chiamare Rastelli, per la sua capacità di lavorare con i giovani e di essere un uomo poco spigoloso e molto propenso al dialogo.
Capitolo giocatori. C’è una maceria da rifondare e da rimettere in piedi. Operazione che fa venire i brividi. Andranno via Cragno, Lykogiannis, Walukiewicz, Lovato, Bellanova, Dalbert, Ceppitelli, Nandez, Marin, Caligara, Rog, Baselli, Grassi, Joao Pedro, Keita, Gaston Pereiro, Ceter.
Resteranno Altare, Carboni, Goldaniga, Obert, Ladinetti, Kourfalidis, Gagliano, Luvumbo e Cerri. In bilico Pavoletti. Troppo poco? È la serie B, bellezza.
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