A pochi giorni dalla ripresa dell’ultima campagna di scavo, a Mont’e Prama sono emersi i resti di due nuove statue di Giganti, che andranno ad aggiungersi all’esercito in pietra di guerrieri, arcieri e pugilatori di tremila anni fa che oggi stanno facendo il giro del mondo. La scoperta è stata annunciata all’Ansa dalla soprintendente di Cagliari Monica Stochino.
“Per noi la prova che siamo sulla strada giusta – dice all’agenzia di stampa l’archeologo Alessandro Usai, dal 2014 responsabile scientifico dello scavo – la ricerca programmatica dà i suoi frutti, siamo andati a scavare a colpo sicuro in un tratto che ancora non era stato toccato”. I due nuovi Giganti, inoltre, sono diversi da quelli ritrovati negli anni Settanta: come spiega Usai, sono del tipo “Cavalupo”, come gli ultimi due riportati alla luce nel 2014, che si caratterizzavano per lo scudo incurvato.
Il Ministro della Cultura Dario Franceschini ricorda che il ritrovamento è avvenuto a poco meno di un anno dalla nascita della Fondazione Mont’e Prama che vede impegnati il MiC, il Comune di Cabras e la Regione Sardegna. E a tal proposito commenta il presidente della Fondazione, Anthony Muroni: “A nome della Fondazione faccio i più sinceri compimenti alla Soprintendente Monica Stochino e all’archeologo Alessandro Usai, direttore scientifico degli scavi. Il lavoro di ricerca, conservazione e tutela corre parallelo a quello di valorizzazione e promozione: sono certo che su questo Ministero e Fondazione confermeranno di saper lavorare proficuamente assieme, come fatto in questi mesi. Dal canto nostro, già acquisiti corposi finanziamenti dalla Regione Autonoma della Sardegna, siamo pronti a portare al tavolo tecnico un progetto di grande restauro didattico, aperto al pubblico – coordinato dalla Soprintendenza – da svolgersi presso il Museo di Cabras”.
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