Il 19aprile di 47 anni fa moriva uno dei più grandi scrittori italiani del Novecento, il nuorese Salvatore Satta.
Il grande murale di Nuoro, dedicato alla sua opera più famosa, Il Giorno del Giudizio, fu realizzato nel 2018 dalla Undici Sei Squad con Pasquale Bassu.
Pubblicato postumo dalla CEDAM nel 1977, Il Giorno del Giudizio deve la sua popolarità alla nuova edizione per i tipi della Adelphi nel 1979. Fu a partire da questa data che il romanzo conobbe larga diffusione e crescente successo di critica (vinse il Premio Comisso Narrativa). Numerose le traduzioni straniere per un libro che è la cassa di risonanza della Sardegna più autentica. Tornato nella città natale in tarda età, col sentimento della fine prossima, Satta decide di fare una visita al cimitero, Sa ‘e Manca.
Questo episodio scatena nello scrittore, che fu anche un grande giurista, il vortice dei ricordi. Alle vicende familiari dei Sanna Carboni si accompagnano, a volte sovrapponendosi, a volte in parallelo, quelle della città di Nuoro e dei suoi personaggi, in un contesto cronologico che va dagli ultimi anni del XIX secolo sino a quelli successivi alla Prima guerra mondiale. I riferimenti a fatti e persone reali sono per lo più abbastanza chiari (da qui l’ostilità con cui molti nuoresi accolsero il romanzo), altre volte elaborati in modo evocativo e persino visionario, ma sempre con una amarezza latente che fa risaltare gli aspetti tragici o grotteschi della vita individuale e collettiva.
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