Nei giorni in cui il cinema internazionale piange Catherine Spaak, scomparsa ieri all’età di 77 anni, molti cagliaritani stanno postando sui social le sequenze del film “La Calda Vita” girato dall’attrice belga naturalizzata italiana al Bastione di Saint Remy che ritrae la Diva insieme al coprotagonista Gabriele Ferzetti con lo sfondo della inconfondibile Sella del Diavolo. Il film drammatico, diretto nel 1963 da Florestano Vancini ed ispirato all’omonimo romanzo di Pier Antonio Quarantotti Gambini, era stato infatti girato tra Cagliari e Villasimius. E ovviamente c’è chi lega il ricordo della Diva ai suoi ricordi personali, sullo sfondo di una Cagliari e di una Sardegna ancora in pieno boom economico.

“Io, nato a Cagliari, dove avevo vissuto i primi quattro anni della mia vita, mi innamorai della città a 16 anni, nel 1963, dopo aver visto al cinema Miramare di Alghero il film con Catherine Spaak e Gabriele Ferzetti “La calda vita”, girato tra Villasimius e, appunto, Cagliari – scrive Carlo Mannoni, ex assessore regionale nella Giunta Soru -. Mi colpirono alcuni squarci della città che non avevo potuto conoscere e che ammirai sperando, un giorno, di poterci vivere. Oggi, dopo cinquant’anni esatti che vivo in questa meravigliosa città, quegli squarci mi ricordano la giovane, bella ed elegantissima Catherine Spaak, praticamente una mia coetanea, nella scenografia della Basilica di Bonaria e del Bastione, con sullo sfondo la Cagliari di allora. Una bellezza giovanile che affascinò noi giovani di quel tempo. Una finezza rara mai scalfita dall’età e che oggi resta intatta, nel ricordo, anche dopo la sua scomparsa”.

“Andai in Vespa a Villasimius per vederla, percorrendo alcuni lunghi tratti di strada sterrata. Un’avventura”, commenta il giornalista Pier Luigi Zanata.

Scorci di una realtà che, in sessant’anni, è profondamente e radicalmente cambiata.

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