“L’opposizione in Consiglio regionale, alla ricerca della ribalta, alza una cortina fumogena di numeri e cifre per gettare fango sull’operato della Giunta”, dichiara l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, in riferimento alle polemiche sollevate da alcuni esponenti dell’opposizione in Consiglio regionale. “La maggior parte delle risorse tirate in ballo risalgono addirittura al 2006. Sono finanziamenti che non possono essere persi a differenza del Pnrr, che aveva tempi ben definiti e sul quale abbiamo concentrato tutti i nostri sforzi, nonostante la pandemia: 270 milioni di euro, che avremo sicuramente perso senza la nostra programmazione”.

“È assurdo – prosegue l’assessore – che ad accusarci sia chi, in tempo di pace, non è riuscito o non ha voluto spendere le risorse a disposizione, che invece noi utilizzeremo fino all’ultimo centesimo. Oggi abbiamo approvato un programma di interventi e risorse che porteranno nuovi servizi e un nuovo modello di sanità nell’Isola. Siamo al lavoro per scrivere il futuro della nostra sanità e tuttavia ci ritroviamo ad assistere a forzature strumentali il cui unico scopo non è l’interesse dei cittadini, ma è quello di destabilizzare, gettando ombre sull’operato dell’attuale esecutivo regionale. Questo mentre continuiamo a ricevere quotidianamente attestazioni di stima dallo stesso Governo per ciò che riguarda il lavoro che stiamo svolgendo sulla sanità, anche attraverso gli stessi tavoli di confronto con Roma, dove la Sardegna è tornata a far sentire la propria voce dopo tanto tempo. Lo stesso ministro per l’Innovazione tecnologica, Vittorio Colao, riferendosi ai livelli di digitalizzazione del nostro sistema, ha ricordato oggi che la Sardegna si colloca tra le Regioni più avanzate”.

Sul lavoro svolto dall’esecutivo l’esponente della Giunta Solinas sottolinea: “In questi anni, ancora prima che si sentisse parlare di Pnrr, abbiamo approvato stanziamenti per centinaia di milioni di euro per l’edilizia sanitaria e l’ammodernamento tecnologico dei nostri ospedali e dei presidi territoriali, ma soprattutto abbiamo affrontato due anni di pandemia, una piaga senza precedenti che abbiamo combattuto efficacemente e che ha avuto priorità assoluta, non solo per la Sardegna, ma per tutta l’Italia e l’intero pianeta. Proprio nel corso dell’emergenza abbiamo impegnato importanti risorse per assumere personale sanitario, arrivando a reclutare ogni medico in Sardegna che fosse anche solo in possesso della laurea e dell’abilitazione. Stiamo ricostruendo una sanità che abbiamo trovato in ginocchio, tra mille difficoltà. In questo momento, così delicato per il nostro territorio, sarebbe più auspicabile, da parte di chi siede ai banchi dell’opposizione in Consiglio regionale, un atteggiamento più costruttivo e responsabile, anziché attacchi confusi e accuse che non rendono giustizia al grande impegno che stiamo portando avanti per restituire ai sardi le cure e l’assistenza migliori”.

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