Si chiamerà “Distretto Rurale Marmilla Verde”. Così è stato deciso all’ultimo dei sei incontri tra il distretto rurale Marmilla, le imprese e le realtà economiche e sociali del territorio nell’aula consiliare di Lunamatrona.

Verde è il colore della Marmilla, delle sue colline, soprattutto in questo periodo primaverile. Ma verde è anche il colore che richiama il comparto agricolo e agroalimentare del territorio, con tante materie prime e prodotti di eccellenze, che il distretto rurale si propone di valorizzare.

Un progetto e un’iniziativa portati avanti oramai da un anno dall’Unione di Comuni Marmilla assieme alle sue diciotto amministrazioni comunali, ai privati e alle associazioni della zona.

Ora si entra nella fase cruciale: la predisposizione del progetto definitivo e il suo invio agli uffici regionali dell’assessorato all’agricoltura per il riconoscimento del distretto rurale.

Sono stati sei gli incontri partecipativi, svolti tutti nell’aula consiliare di Lunamatrona, alla presenza di sindaci, amministratori locali, imprese, privati, organizzazioni di categorie, associazioni e sindacati con il supporto e il coordinamento tecnico dell’agenzia regionale Laore. “Finora sono una cinquantina le imprese che hanno aderito al nostro distretto – ha sottolineato il presidente dell’Unione di Comuni Marmilla Marco Pisanu – ma le adesioni sono ancora aperte e i moduli si trovano nel sito della nostra Unione, ma anche in quelli dei diciotto comuni del territorio. Privati, partecipate e non lasciatevi sfuggire questa occasione per il rilancio economico del settore”.

Nell’ultima riunione è stata individuata, all’unanimità, anche la forma giuridica del distretto rurale: sarà una fondazione di partecipazione. Poi la scelta del nome, che richiama anche la green economy, ovvero la scommessa sulle energie rinnovabili e i progetti delle comunità energetiche.

“Il distretto rurale è un nuovo strumento di pianificazione creato dal legislatore per favorire lo sviluppo locale, per rendere più forti sul mercato i produttori, le aziende e gli imprenditori, valorizzando le specificità territoriali”, ha detto Maria Giuseppina Cireddu, dirigente del Servizio sviluppo dei territori e delle comunità rurali dell’Assessorato regionale dell’agricoltura. “Si stanno predisponendo i bandi a livello nazionale per i distretti del cibo, i distretti di filiera e per i contratti di distretto”, ha aggiunto Cireddu.

Individuata, sempre dall’assemblea a Lunamatrona, anche la sede provvisoria del distretto: gli uffici dell’Unione Marmilla, a Sanluri.

“Ora lavoreremo al progetto definitivo – ha concluso Pisanu -. Ma rivolgo ancora un invito alle imprese e ai privati della Marmilla, che non avessero ancora aderito al distretto: vi aspettiamo per questo percorso di valorizzazione e rilancio del territorio”.

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