“Ancora una volta due istituti penitenziari della Sardegna, entrambi destinati all’alta sicurezza, registrano un numero di detenuti oltre il limite regolamentare. Una conferma della costante crescita della presenza nelle carceri dell’isola di persone private della libertà appartenenti alla criminalità organizzata”. Lo sostiene Maria Grazia Caligaris dell’associazione Socialismo Diritti Riforme prendendo in esame i dati diffusi dall’Ufficio Statistica del Ministero della Giustizia che fotografano la realtà detentiva isolana al 31 marzo 2022.
“A soffrire maggiormente – osserva – è la Casa di Reclusione Paolo Pittalis di Tempio Pausania per 170 posti sono rinchiusi 177 detenuti, di cui 7 sono stranieri, con una capienza del 104%. Analoga condizione nel carcere Salvatore Soro di Oristano-Massama dove a fronte di 259 posti disponibili sono presenti 268 detenuti, di cui 20 stranieri per una capienza del 103,4%. La situazione non è molto migliore a Nuoro dove nonostante i posti siano 375, un’intera sezione di circa 100 posti non è ancora disponibile. Ciò significa che i 255 detenuti presenti di cui 8 stranieri vivono al limite dello spazio regolamentare”.
“È noto che gli spazi limitati – ricorda l’esponente di SDR – incidono negativamente sulle possibilità di accedere alle attività trattamentali anche perché si tratta di carenze che si aggiungono a quelle degli agenti della polizia penitenziaria e dei funzionari giuridico-pedagogici. Una situazione di disagio purtroppo condivisa da quasi tutti gli istituti penitenziari isolani. Resa ancora più grave dalla carenza di Direttori. La responsabile di Badu ‘e Carros, dove sono ristretti anche alcuni in 41bis, deve curare la Casa Circondariale di Sassari-Bancali 391 detenuti (15 donne e 111 stranieri), 92 in regime di 41bis e la Colonia Penale di Mamone con 130 detenuti, di cui 87 stranieri, in pratica 700 detenuti. Il direttore di Cagliari-Uta 533 detenuti (17 donne e 91 stranieri) ha la responsabilità anche di Isili e Lanusei per un totale di 97 detenuti. Il carcere di Alghero (105 ristretti per 156 posti, 30 stranieri) assegnato a Elisa Milanesi. Luisa Pesante, oltre a Rebibbia, ricopre l’incarico di direttrice a Oristano e Is Arenas, mentre Orazio Sorrentini, responsabile a Busto Arsizio, cura anche Tempio Pausania. La Sardegna si caratterizza inoltre per un provveditorato regionale in regime di prorogatio. Dal 13 gennaio scorso infatti la sede è vacante ma nessun dirigente generale ha risposto ai tre interpelli del Ministero”.
“Sempre semi vuote invece – conclude Caligaris – le Case di Reclusione all’aperto. Le nostre tre Colonie Penali (583 posti disponibili) ospitano 262 detenuti. Numeri scandalosi per chi considera il lavoro uno dei principali mezzi di recupero sociale e un’occasione di crescita e riscatto per chi ha sbagliato”.
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