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Più acqua negli invasi con le ultime piogge e maggior risorsa a disposizione per l’irrigazione. È stata integrata la quota delle risorse destinate al comparto irriguo (+ 49 Mmc), che è passata dalla preassegnazione complessiva di 435,50 Mmc a una nuova preassegnazione totale di 484,50 Mmc, dando risposta ad alcune importanti criticità utili anche a contrastare i forti deficit di produzioni agricole destinate a soddisfare il fabbisogno delle industrie agro-alimentari e degli allevamenti.

“In un momento critico per gran parte delle regioni italiane sul fronte dell’approvvigionamento idrico, la Sardegna, storicamente penalizzata per la mancanza di sorgenti e altre fonti naturali, può invece tirare un sospiro di sollievo grazie al riempimento degli invasi, che unito alla forte interconnessione dei sistemi idrici e alla efficace governance del sistema ci consente di guardare con serenità al futuro allontanando lo spettro della siccità”.

Lo ha detto il Presidente della Regione Christian Solinas, commentando lo stato degli invasi, da cui dipende per la maggior parte (75%) l’approvvigionamento idrico dell’isola. “L’acqua è un bene prezioso ma limitato e fragile, dice l Presidente Solinas. Da un utilizzo responsabile della risorsa dipende non solo la salvaguardia del patrimonio ambientale e l’approvvigionamento potabile, ma anche, come in questo caso, comparti strategici dell’economia della Regione come l’agricoltura, il turismo e l’industria”.

La maggior disponibilità di risorse va di pari passo con l’ammodernamento delle infrastrutture. È di qualche giorno fa la riattivazione da parte del Consorzio di bonifica del Sud Sardegna – che ha recentemente realizzato anche la nuova condotta nell’agro di Villasor, fortemente voluta e finanziata dalla Regione – del Comprensorio Irriguo denominato “UTA NORD”, con l’obiettivo di offrire un ulteriore sostegno alle aziende agricole e zootecniche del territorio, distribuite nelle campagne a valle della diga del Cixerri. Anche le quote di volume idrico preassegnate al Consorzio di bonifica del Sud Sardegna risultano infatti in miglioramento. Uniche criticità continuano a riguardare il rio Mannu di Pattada a Monte Lerno (comprensorio irriguo della Piana di Chilivani, gestito dal Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna) che ha registrato solo un modesto incremento del volume invasato e l’invaso del Bidighinzu (comprensorio irriguo della Valle dei Giunchi, gestito dall’ENAS) dove non si è praticamente registrato alcun incremento del volume invasato.

“Più acqua a disposizione significa più risorsa per le campagne e perfino per quelle terre fino a oggi incolte proprio per la mancanza di quote irrigue da destinare a determinati territori – ha aggiunto l’Assessore dei Lavori Pubblici, Aldo Salaris – Siamo riusciti a ottenere questi risultati nonostante il periodo estremamente siccitoso che sta riguardando anche il nostro territorio a partire dalla seconda decade di dicembre. Proprio per monitorare la situazione della risorsa negli invasi – ha proseguito l’Assessore – e per valutare le esigenze derivanti da un incremento di domanda causato dal quadro socio-politico-economico derivante dalla particolare congiuntura internazionale (effetti della pandemia e guerra nel territorio Ucraino) che ha determinato forti deficit di produzioni agricole destinate a soddisfare il fabbisogno delle industrie agroalimentari e degli allevamenti zootecnici, è stata attivata una cabina di regia. I risultati di questa attività hanno portato alla proposta di integrazione della delibera di preassegnazioni di febbraio”, ha concluso l’esponente della Giunta Solinas.

Guardando alla capienza degli invasi nel loro complesso, l’Autorità del distretto idrografico della Sardegna, Adis, proseguirà nell’attività di monitoraggio della situazione idrica degli invasi: entro la fine del mese di aprile verrà aggiornato lo stato dell’arte su cui valutare l’eventuale ulteriore riaggiornamento delle preassegnazioni.

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