Cgil, Cisl e Uil della Funzione Pubblica hanno organizzato una manifestazione-assemblea dei lavoratori e delle lavoratrici della sanità a Cagliari davanti alla Rappresentanza del Governo, in piazza del Carmine. Obiettivo della protesta – che si è svolta in contemporanea in numerose piazze italiane – è quello di ottenere più risorse per le lavoratrici e i lavoratori che in questi anni in condizioni difficili hanno garantito servizi essenziali ai cittadini.
“In Sardegna occorrono assunzioni immediate e la stabilizzazione di tutti i precari. Gli organici non sono adeguati ad affrontare la coda pandemica e, nel contempo, a recuperare le tante prestazioni bloccate nei due anni di emergenza, la lungaggine delle liste d’attesa continua ad essere una vergognosa realtà – spiega la segretaria generale della Uil Fpl Sardegna Fulvia Murru -. Bisogna che si mettano a disposizione altre risorse per incentivare il personale e per pagare le tante ore di straordinario accumulate nel periodo emergenziale. Il personale è ormai stremato e demoralizzato – aggiunge la sindacalista -. Non ci fermeremo e intendiamo chiamare ognuno alle proprie responsabilità. Se siamo arrivati alla situazione attuale è perché negli anni scorsi non c’è stata un’adeguata programmazione. Bisogna fare in modo che chi ha queste responsabilità non ripeta più errori simili. Se si ha consapevolezza di questo e se si capisce che le risorse sono un tema fondamentale – conclude Murru – bisogna investire realmente sul personale e su nuove tecnologie per dare servizi veloci efficaci e di qualità a tutti i cittadini sardi“.
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