Dopo la fine di Cagliari-Milan, all’Unipol Domus, partita vinta dai rossoneri grazie a un gol di Bennacer, si è acceso un parapiglia a centrocampo e si è sfiorata la rissa. Cosa ha fatto alzare la tensione? Dopo il triplce fischio dell’arbitro Di Bello, il portiere rossonero Maignan e il difensore Tomori sono restati per alcuni secondi sul terreno di gioco della Unipol Domus di Cagliari per esultare. Dagli spalti sono arrivati degli insulti razzisti rivolti a Maignan. E anche qualche bottiglietta d’acqua. Il francese ha risposto mostrando le orecchie e il pubblico ha insultato ancora di più.

Si è scatenato il caos, durato alcuni minuti, con il rischio concreto di arrivare alle mani. Tra i più agitati, oltre ai due calciatori a cui sono state rivolte le offese, anche Ibrahimovic e Joao Pedro. I due attaccanti hanno continuato a discutere anche nel tunnel degli spogliatoi. Gli animi si calmano dopo alcuni minuti grazie anche al dialogo portato avanti da Keita Baldé e Florenzi. “Confermo, ci sono stati insulti razzisti – ha raccontato Stefano Pioli nel post partita – Maignan mi ha detto che si è trattato proprio di razzismo. Dispiace veramente, queste cose non dovrebbero accadere”.

Cagliari non è nuova a questo genere di episodi. Vittime degli strali del pubblico anche Muntari ed Eto’o. Bello l’abbraccio tra Baldé Keità e Maignan nel post partita. Joao Pedro però va controcorrente: “Non ho sentito nessun insulto, difendo il mio pubblico perché in otto anni si è comportato sempre bene”.

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