Anche le ACLI della Sardegna portano il loro sostegno alla posizione di ACLI Terra. Nicola Tavoletta, presidente nazionale di Acli Terra, ha ieri ribadito come sia necessario intervenire con urgenza e forza per limitare i danni: “A preoccupare i nostri associati, non è solo la carenza di approvvigionamenti, come abbiamo già denunciato nei giorni scorsi – ha dichiarato Tavoletta – ma, soprattutto, allarma l’assenza di tutele per tutte quelle categorie, come i pescatori, gli agricoltori, gli allevatori e gli autotrasportatori, che non possono far fronte a un rincaro così elevato del costo dei carburanti.
Il fatto che l’innalzamento dei costi energetici sia la conseguenza di una truffa ai danni dello stato -queste le parole del Ministro della Transizione ecologica Cingolani- deve spingere il governo ad intervenire con misure a favore dei lavoratori del comparto (blocco delle accise, sospensione delle restrizioni sui terreni coltivabili) e, per aiutarli anche istituire un sostegno economico, come l’assegno energetico, per famiglie e imprese”.
Sulla stessa linea il presidente regionale delle ACLI Franco Marras: “Le parole del Ministro Cingolani sono chiare e preoccupanti. Se veramente si tratta di una speculazione chiediamo che il Governo nazionale si attivi al più presto anche perché il territorio sardo è più di altri esposto ai rischi di un rialzo incontrollato di prezzi. Speriamo anche che ugualmente la Regione intervenga, facendo sen1tire la sua voce a Roma affinché non siano dimenticati quei comparti lavorativi già toccati dai pesanti rialzi di questi ultimi sei mesi”. Si auspica dunque un rapido intervento per evitare un rischio troppo alto per il nostro Paese che potrebbe mettere in ginocchio l’intera economia in via di ripresa dopo i due anni di pandemia.
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