Proseguirà ad oltranza la protesta degli autotrasportatori che da lunedì scorso stanno manifestando nei porti e nelle zone industriali della Sardegna. “Fino a quando non vedremo cambiare il prezzo del gasolio sulla colonnina noi andremo avanti con i presidi a oltranza”, ha detto ieri all’Ansa Daniele Fanni, uno dei coordinatori dei lavoratori.
Ieri è stata una giornata lunga per i lavoratori messi in ginocchi i rincari di carburante, aumentato a dismisura dopo lo scoppio della crisi in Ucraina. Agli autotrasportatori, che non possono continuare a lavorare in questa situazione, non bastano le parole, ma servono i fatti.
Ieri il ministro Stefano Patuanelli ha assicurato che il Governo “sta valutando il taglio delle accise che non è differibile. Così come bisogna valutare altre tipologie di Interventi non solo a livello nazionale ma anche europeo. Il decreto per ridurre il prezzo dei carburanti sarà pronto sicuramente questa settimana – ha detto il ministro -. Il tema è riuscire a capire come reperire le risorse necessarie per un intervento che sia percepibile da imprese e cittadini”.
Ma gli autotrasportatori chiedono “risposte concrete”.
Gli occhi erano puntati a Roma, dove nel pomeriggio Unatras – l’Unione delle Associazioni Nazionali più rappresentative dell’Autotrasporto, di cui fanno parte Fita Cna, Confartigianato Trasporti, Fai Conftrasporto insieme ad altre 5 Associazioni datoriali del trasporto merci, (Fiap, Sna Casartigiani, Unitai, Lega delle Cooperative e Confcooperative) – ha incontrato la Vice Ministra delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Teresa Bellanova. Ma anche dall’incontro romano sono arrivate per ora soltanto risposte interlocutorie.
“La vice ministro ci ha presentato un pacchetto di proposte che ha chiamato “protocollo di intesa” che recepisce le nostre proposte sulle regole del settore si legge in una nota – . Ad oggi dal ministero dei trasporti non ci sono proposte su compensazioni per il caro carburanti. Sulla questione gasolio la viceministra ci ha annunciato che la risposta alla categoria sarà data da un provvedimento generale del governo di cui non si conosce l’entità effettiva. (Si apprende da fonti di stampa che con il consiglio dei ministri di questo giovedì ci sarà una riduzione generale del costo del gasolio di 15 cent). Per fermare la speculazione in atto, abbiamo chiesto di attuare dei controlli serrati oltre a fissare per decreto un tetto al prezzo del gasolio. Non abbiamo firmato alcun accordo ma il tavolo resta aperto permanentemente. Sabato sono confermate le nostre manifestazioni/assemblee per confrontarci con la categoria e anche per protestare contro le speculazioni sul prezzo e sulla carenza del canale extra rete”.
Leggi le altre notizie su www.cagliaripad.it