Province Sassari Porto Torres, sulla chimica verde interviene Peru: “Basta progetti dall’alto”

Porto Torres, sulla chimica verde interviene Peru: “Basta progetti dall’alto”

Il consigliere regionale sulla riconversione dell'impianto Eni: "Invece di importare materie vegetali, perché non pensiamo all’innovativa agricoltura-industriale a bocca di produzione e a un modello di coltivazioni aeroponiche con una resa oltre 50 volte superiore a quelle tradizionali?"

“ENI deve risarcire questo territorio andando ben oltre quel Protocollo d’intesa sulla chimica verde del 2011 mai rispettato del tutto. Dobbiamo pretendere che a Porto Torres vengano portati anche altri progetti, finanziati dal PNRR e la filiera deve essere chiusa nel nostro territorio. Oggi il prodotto finito di Matrica viene realizzato a Terni anziché a Porto Torres. È inaccettabile.” Lo afferma il consigliere regionale del gruppo UDC- Cambiamo-Italia Viva Antonello Peru, che questa mattina ha partecipato al Consiglio comunale aperto della Città metropolitana sugli stati generali della chimica verde a Porto Torres.

Peru si sofferma in particolare sui progetti di ENI che potrebbero essere ospitati nella zona industriale di Porto Torres. “Nel PNRR  – afferma il consigliere – Eni ha presentato un progetto da oltre 500 milioni di euro di economia circolare e chimica sostenibile per un impianto di trattamento dei rifiuti che si trova a Mantova. Perché non presentarlo per Porto Torres?”.

“ENI Rewind – prosegue Peru – società tra l’altro già presente a Porto Torres, gestisce, nella biorafineria di Gela, un progetto interessante di lavorazione di rifiuti e produzione di oli lubrificanti. Perché non svilupparlo a porto torres anche mediante un accordo regionale per far confluire i rifiuti?”.

Tra le altre innovazioni, il consigliere regionale propone “uno dei prodotti di Matrica, un biodiserbante di origine vegetale che viene assorbito dal terreno senza inquinare [che] oggi viene utilizzato con un accordo solo dal Comune di Porto Torres. Se venisse utilizzato con un analogo accordo in tutta la Regione – dice Peru – avrebbe sicuramente delle ricadute economiche importanti. Tantissime cose sono cambiate rispetto al 2011. Allora eravamo pronti a invadere la Sardegna di coltivazioni di cardo per far funzionare l’impianto. Oggi si deve cambiare pagina e invece di importare materie vegetali da altre parti del mondo bisogna pensare, per far funzionare l’impianto, all’innovativa agricoltura-industriale a bocca di produzione e a un modello di coltivazioni in serre cosiddette aeroponiche industriali che ha una resa oltre 50 volte superiore a quelle tradizionali”.

“Questi sono solo esempi – aggiunge il consigliere Peru – ma è evidente che grazie al PNRR, Matrica può sviluppare realmente una filiera green a Porto Torres e attrarre anche altri investitori. È arrivato il momento di sedersi una volta per tutte al tavolo con ENI e portare tutte queste proposte”.

“Basta con i progetti calati dall’alto e imposti da altri – conclude il consigliere regionale -. Cambiamo mentalità in un unico grande progetto da popolo e da regione che sceglie il proprio destino per la nostra sovranità energetica per la nostra sovranità alimentare e per il bene della nostra autonomia”.

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