L’appuntamento è per lunedì 14 febbraio, con in mezzi pesanti davanti agli scali industriali di Cagliari, Olbia, Oristano e Porto Torres. Previste agitazioni anche nelle zone interne, davanti alle aree industriali.
L’assemblea degli autotrasportatori riunitasi a Tramatza ha scelto la linea dura: viene preannunciata una mobilitazione a oltranza. Nonostante i dubbi sollevati dalla Commissione di Garanzia, gli autotrasportatori sardi confermano la giornata di sciopero per lunedì 14 marzo marzo. “Il no dell’organismo – spiega Andrea Melis, uno dei referenti della protesta nell’Isola – si riferiva allo sciopero nazionale di Trasporto unito. La nostra è un’altra protesta: abbiamo già richiesto tutte le autorizzazioni e lunedì andremo avanti con la nostra iniziativa e i presidi nei porti e in alcune zone industriali”.
“Ma speriamo che si trovi – spiega Melis – una soluzione già da martedì, giornata del tavolo tecnico che si riunisce per esaminare le problematiche del settore”. Confermate anche le motivazioni della protesta: gasolio troppo caro, impossibile per gli autotrasportatori far tornare i conti.
Arrivano però appelli alla sospensione dell’agitazione. Come quello di Confagricoltura Sardegna. “Le agitazioni previste per i prossimi giorni del settore trasporto su gomma, oltre ai disagi più generali connessi alla movimentazione delle merci, determinerànno difficoltà ancora più incisive in ordine allo spostamento e alla consegna dei prodotti agricoli deperibili alla distribuzione, alla consegna dei mangimi agli allevamenti e all’attività quotidiana di raccolta del latte”, si legge in una nota del presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, inviata anche al Viminale, rilanciata dall’organizzazione nell’Isola.
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