Tensione sempre più alta per lo sciopero minacciato dagli autotrasportatori per il caro del carburante in seguito alla crisi in Ucraina. L’agitazione in programma a partire da lunedì ha scatenato il panico nei cittadini che, mossi da una irrazionale paura di una carenza di viveri, hanno iniziato un vero e proprio assalto ai market della Sardegna, complici alcuni “vocali” diventati virali su whatsapp.
Ma lo sciopero potrebbe essere revocato. La Commissione di Garanzia per gli scioperi nei servizi pubblici essenziali ha infatti dichiarato illegittima l’agitazione indetta dalla sigla Trasportounito. Secondo una comunicazione del commissario Alessandro Bellavista lo sciopero deve essere revocato e l’azione collettiva riformulata, in quanto ci sarebbero due sostanziali violazioni alla normativa sullo sciopero: non è stato rispettato il termine di preavviso di 25 giorni -previsto negli scioperi dell’autotrasporto – e non è neppure stata indicata la durata dell’astensione. In mancanza di questa riformulazione la commissione si “riserva la valutazione di qualunque difformità dovesse emergere”.
Immediata la replica degli autotrasportatori. “In risposta alla constatazione di Trasportounito, circa la drammaticità della situazione dell’autotrasporto italiano e alla necessità evidenziata dalle imprese di porre immediatamente un freno alla crescita dell’indebitamento finanziario, procedendo alla “sospensione dei servizi per uno stato di grave necessità”, la commissione di garanzia scioperi nei servizi pubblici essenziali, pur essendo debitamente informata, ha preferito ignorare lo “stato di grave necessità” denunciando gli estremi di uno “sciopero” – si legge in una nota di Trasportounito -. In altre parole invece di valutare e intervenire sulla gravità della crisi in atto, ha preferito rispolverare i criteri di una anacronistica rigidità burocratica, in un momento in cui dovrebbe essere superata. “La verità – secondo il segretario Maurizio Longo – è che esiste una consapevolezza collettiva, espressa da parte di tantissimi imprenditori, circa la necessità di congelare l’indebitamento finanziario prima che sia troppo tardi.” E non è un caso che “L’iniziativa assunta abbia già procurato risultati positivi e concreti, spingendo molti committenti degli autotrasportatori ad adeguare in queste ore le tariffe e quindi i corrispettivi dei servizi di trasporto, garantendosi così il regolare trasferimento delle merci”.
Intanto in Sardegna gli autori dei vocali di whatsapp che hanno generato il panico tra i consumatori rischiano una denuncia per procurato allarme.
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